Il ricordo rende liberi

Mostra

Giorno della memoria. 27 gennaio 2013

Due mostre in dialogo: al Liceo Maffei le esposizioni «I Martiri del 28 giugno» e «La Rosa Bianca. Volti di un'amicizia» invitano alla Memoria in modo originale, accostando due vicende diverse ma entrambe particolari e di grande significato: una locale, le gesta e il tragico destino dei giovani combattenti della Resistenza nell'Alto Garda; e l'altra tedesca, la condanna a morte di un gruppo di studenti tedeschi che alzarono la voce contro il regime. Realizzata per la Giornata della Memoria e inaugurata giovedì 24 gennaio, la mostra – allestita nell’ex laboratorio linguistico del liceo – è aperta al pubblico dalle 8 alle 18, fino al 2 febbraio.

La mostra «I Martiri del 28 giugno» è stata realizzata grazie all’impegno in orario extrascolastico degli studenti, orgogliosi di frequentare il liceo «Maffei» quale luogo privilegiato della Memoria, con la collaborazione di docenti di varie discipline. È intorno a questa scuola, infatti, che nasce e agisce negli anni drammatici dell’ultimo conflitto mondiale il gruppo di Resistenza di Riva del Garda. Da qui l’idea di fare della Giornata della Memoria un’occasione per risvegliare una molteplicità di memorie e di valori condensati in luoghi tanto familiari, quanto poco noti.

La seconda mostra s'intitola «La Rosa Bianca. Volti di un'amicizia» ed è stata realizzata dal Meeting per l’amicizia fra i popoli con il patrocinio del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Presentata in numerose città italiane, la mostra ricorda l'esperienza di un gruppo di studenti della facoltà di medicina dell'Università di Monaco di Baviera che nell’estate del 1942 e nel febbraio 1943 distribuirono volantini firmati «Rosa Bianca», con cui incitavano alla resistenza contro Hitler e chiedevano la libertà per il popolo tedesco; un gruppo di persone unite da una profonda amicizia, dalla passione per la vita, dall’amore per la bellezza e dalla tensione alla verità, fino alla decisione di agire contro il regime, a rischio della vita.

Il percorso espositivo evidenzia la profonda unità fra le differenti vicende dei giovani resistenti di Riva del Garda e il sacrificio dei giovani studenti della «Rosa bianca», e ripropone nello slancio etico per la libertà e nell’opposizione ai totalitarismi un ideale ancora attuale di Europa libera e unita.

Il progetto è stato realizzato nelle sue varie fasi da una commissione composta dagli insegnanti del liceo Gabriele Camera, Tiziano Dongilli, Livio Michelini, Paola Quintarelli, Claudia Resinelli e dai rappresentanti degli studenti Carola Degasperi, Clara Lühwink, Paride Prati, Alessandro Ricci, Beatrice Tambosi, Alberto Termine e Manuel Tonelli. Hanno inoltre collaborato il prof. Luigi Cocciola, Nicola Dallapé, Rawiyaa El Madkouri, Yann Fadanelli, la prof.ssa Serena Fait, Sofia Filippini, Matteo Galas, Marco Lutteri, Mario Marini, Giovanna Polastri, Elisa Sodano, Domenico Sorace, Hind Yassam.

All’inaugurazione hanno preso parte tra gli altri Renato Ballardini, memoria storica della Resistenza nel Basso Sarca e a suo tempo studente al «Maffei»; Luca Pederiva, direttore di Didattica e Innovazione Scolastica, Trento; e Monica Ronchini, direttrice del Museo in Rocca. L’incontro è stato introdotto dalla lettura di alcuni brani dei volantini della Rosa Bianca, a cura della classe terza «A» Linguistico guidata dalla prof.ssa Marina Bonometti.


organizzazione: Comuni e Biblioteche di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole - Alto Garda Cultura