Il ritorno di Cagliostro
Effetto Notte. Cineforum 2007/2008
Italia, 2003
Titolo originale: Il ritorno di Cagliostro
Genere: Commedia
Durata: 103'
Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco
Cast: Robert Englund, Luigi Maria Burruano, Franco Vito Gaiezza, Pietro Giordano, Davide Marotta, Franco Scaldati
I fratelli Carmelo e Salvatore La Marca, produttori cinematografici ed ex fabbricanti di statue sacre, nel 1947 fondano a Palermo la Trinacria cinematografica con il bellicoso intento di "far tremare" Cinecittà e dare vita a una "little Hollywood siciliana". Per questa titanica impresa, i Lumière del cinema siciliano contano sul fondamentale aiuto di tre autorevoli personaggi: il cardinale Vincenzo Sucato, l'onorevole Porcaro e il barone Cammarata. Sarà quest'ultimo, appassionato di scienze occulte e studioso di Cagliostro, che venderà, "senza pensarci un solo minuto", ogni sua proprietà per finanziare il kolossal della Trinacria cinematografica, Il ritorno di Cagliostro, un film che renderà una volta per tutte giustizia al "Maestro". Ad indossare i panni del leggendario mago i La Marca e il regista del film, il maestro Pino Grisanti, decidono di chiamare una celebrità di Hollywood, il grande Erroll Douglas, da tempo ormai alcolizzato e sul viale del tramonto.
Tra statue di cera e improbabili cardinali: le (dis)avventure dei fratelli La Marca, Ed Wood siciliani che sognano di fare il cinematografo. Il ritorno di Cagliostroracconta le vicende dei fratelli La Marca, fabbricanti di statue sacre, che con il beneplacito della chiesa e i soldi di mafia e politica riuscirono, nel 1947, a mettere in piedi la Trinacria Cinematografica, una sgangherata casa di produzione indipendente che nelle intenzioni dei fondatori avrebbe dovuto mettere in ginocchio nientemeno che Cinecittà. Il film è strutturato a mo di finto documentario, con spezzoni depoca estratti dai vari film della Trinacria mischiati a interventi di critici e storici del cinema, che ricostruiscono i fatti. Curioso constatare la presenza tra questi di Gregorio Napoli e Tatti Sanguineti, che interpretano se stessi, così come un vero giornalista è Leone Zingales, che dagli studi di una televisione locale annuncia il ritrovamento di una vecchia pellicola contenente appunto Il ritorno di Cagliostro, sorta di kolossal della Trinacria. È il pretesto che dà lavvio al film. Ciprì e Maresco, abbandonati i temi religiosi di Totò che visse due volte, si dedicano ad una comicità pura che riassume un po tutte le peculiarità del loro modo di fare cinema: irriverente, anticonformista, decisamente politically uncorrect. Cè la solita sfilza di attori pescati direttamente nei quartieri di Palermo, ma anche un trio di ottimi professionisti (oltre ad Englund, che dimostra di saper stare al gioco, Burruano e Scaldati, nei panni dei fratelli La Marca). Ciprì e Maresco si confermano unici nel panorama cinematografico italiano. Da amare o odiare senza riserve, anche se siamo convinti che questultimo lavoro possa piacere anche a chi non aveva digerito le precedenti pellicole.
organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana