Il suono della caduta
Accademia Arte della Diversità, Teatro la Ribalta & Lebenshilfe
Il suono della caduta
regia e scene Antonio Viganò
coreografia Julie Anne Stanzak
scene e costumi Tessa Battisti
direzione tecnica Enrico Peco
produzione Accademia Arte della Diversità, Teatro la Ribalta & Lebenshilfe
coproduzione BolzanoDanza
con Michele Fiocchi, Anna Traunig, Mathias Dallinger, Maria Magdolna Johannes, Rodrigo Scaggiante, Melanie Goldner, Mattia Peretto, Roberta Manzini
Gli angeli intuiscono ciò che gli uomini chiamano i sentimenti, ma a rigore non possono viverli. Sono profondamente amorevoli i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire lalterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, linvidia, né lodio. Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi. Questo tema ci appassiona e ci consente di interrogarci sul valore della vita, quella che ha il peso della gravità, del dolore fisico, della ferita che sanguina, della caducità e dellamore. Quella che si può trasformare, quella che sogni ma non puoi realizzare, quella dellingiustizia e della mano del giudice. Abbiamo maestri illustri che ci hanno guidato: Rilke, con le sue Elegie Duinesi, Peter Handke e Wim Wenders con Gli angeli sopra il cielo di Berlino oppure Langelo sterminatore di Buñuel e i Semidei di James Stephens. Tabucchi e Garcia Marquez, ognuno con il suo stile, ci hanno raccontato dellangelo caduto sulla terra, nel pollaio o nella rete per la cattura degli uccelli.
Ma qualè il suono di questa caduta?