Il telescopio della letteratura
di e con Alessandra Grandelis
Da sempre gli scrittori rivolgono il loro sguardo al cielo, dove per secoli si sono inoltrati seguendo le traiettorie della fantasia.
Hanno continuato a farlo nel secondo Novecento, durante e dopo l’esplorazione e la conquista dello spazio, attratti e impauriti dalla tecnica che per la prima volta offriva prospettive inedite, ricche di fascino, impensabili e disorientanti.
Proprio ora che il cosmo è di nuovo al centro degli interessi globali, riaccesi dalle recenti scoperte scientifiche rivolte alla conoscenza e dai progetti capitalistici e commerciali, questo libro di Alessandra Grandelis propone un percorso originale nella letteratura italiana contemporanea: indaga e narra come gli scrittori e i poeti hanno rappresentato a proprio modo l’avventura umana al di fuori della Terra, con forme e parole che aiutano a comprendere il mutamento in corso.
Insieme a Landolfi e Buzzati, Moravia e Pasolini, Primo Levi e Calvino, Solmi e Zanzotto, Consolo e Rodari, Volponi e Morselli, e ad altri ancora, ci si spinge in immaginari cieli stellati e soprattutto dentro gli immensi territori del cosmo solcati da razzi, sonde e spedizioni, incontro all’ignoto
I telescopi di romanzieri e poeti, puntati sui viaggi nello spazio e sull’allunaggio, si rivelano efficaci strumenti con i quali osservare le innovazioni tecnologiche e la società italiana dal dopoguerra a oggi, ma anche prove di “mirabili spettacoli” nel firmamento letterario.
Alessandra Grandelis è nata a Belluno. Svolge la propria attività di ricerca sulla letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova, dove vive.Da tempo si occupa dell’opera di Alberto Moravia: oltre alle ultime edizioni dei romanzi Gli indifferenti e La noia, per Bompiani ha curato i volumi che raccolgono le lettere del giovane scrittore, tutta la corrispondenza a Elsa Morante, gli scritti d’arte, le poesie e gli articoli americani.
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