Il visconte dimezzato
Teatro Libero di Palermo
Il visconte dimezzato
di Italo Calvino
regia Luca Mazzone
con Vincenzo Costanzo, Silvia Scuderi e Giuseppe Vignieri
costumi Morena Fanny Raimondo
animazioni in stop-motion Valentina Lo Duca
paesaggi sonori Antonio Guida e Luca Mazzone
luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo
Un visconte a metà, un uomo a metà. Buono o malvagio che sia, è sempre in cerca dell’altra sua metà. In cerca dell’equilibrio e dell’arte di saper vivere.
Le vicende del Visconte Medardo di Terralba, narrate dal nipote, sono una grande metafora della vita. L’uomo spende buona parte della propria esistenza nel tentativo di raggiungere la saggezza. Ma cosa è la saggezza? È forse la bontà? E soprattutto un uomo si può definire completo soltanto al raggiungimento della saggezza? Viceversa non potremmo che sentirci incompleti, e dunque a metà? Calvino dipinge una storia surreale che traduce l’eterno conflitto tra Bene e Male in un viaggio di formazione, dove l’Io narrante, attraverso le estremizzazioni delle situazioni paradossali che si susseguono, giunge ad una piccola porzione di saggezza:
«Così passavano i giorni a Terralba, e i nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi, poiché ci sentivamo perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane».
Un viaggio alla ricerca dell’equilibrio, attraverso il sentimento dell’amore.