Impronte
Impronte
partenze sotto sale
installazione performativa
Arte migrante multiculturale a cura dellAssociazione Alla Ribalta, nellambito dei PGZ 2014 del Comune di Trento
Impronte
Un progetto Alla Ribalta >>
Un progetto promosso dai Piani Giovani di Zona 2014 delle Politiche Giovanili di Trento
Regia: Jennifer Miller
Workshop: Pietro Floridia
Laboratorio story-telling: Alice Reina
Consulente disegno e pittura: Josef Baaddi
Consulente fotografia: Alessio Righi
Collaborazioni: ScenaAnimaeMundi, Cinformi, Spazio92
Attori: Anna Segata, Awali Karamouwa Bianca Ann-Marijè, Barbara Tomasi, Consuelo Ferrari Erica Bruschetti,Giovanni Paternoster, Selma Skalli
E tutte le persone che sono passate, che hanno contribuito alla crescita del progetto, tutte alla ricerca della loro Itaca... Bambo, Yolina, Adamo, Margherita, Diana, Annalisa, Matteo, Ilaria, Silvia, Elisa, Keita, Nouhoun, Arouna, Emanuele, Sami...
Che cosa porti nello zaino? Immigrazione, razzismo, fuga, nostalgia, ma anche senso di appartenenza, spirito di adattamento e dell'affezionarsi a nuove persone. Impronte, installazione performativa curata dallassociazione Alla Ribalta, nasce da un percorso capillare e in divenire. Un gruppo di giovani che, per esperienze personali, si è dovuto confrontare con realtà di immigrazione ed emigrazione è stato guidato da Jennifer Miller, regista teatrale. Il gruppo ha lavorato anche con Pietro Floridia, regista della compagnia Cantieri Meticci di Bologna ed Alice Reina, attrice e story-teller, nellesplorazione del concetto di appartenenza. Domande e risposte, sullorigine, sul viaggio: Da dove vieni? Chi sei? La risposta può non essere così semplice per chi vive una realtà in cui problemi d'intolleranza, incomprensioni, e a volte vero e proprio razzismo, fanno parte del quotidiano. Un percorso di esplorazione intrapreso attraverso laboratori teatrali, workshops, collaborazioni con pittori ed fotografi, assieme a chi, per necessità o volontà, ha raggiunto il nostro territorio dall'estero e chi, ugualmente per necessità o volontà, lo ha lasciato. Le risposte arrivano attraverso forme espressive artistiche e di laboratorio, creando così un contesto in cui si possa avere un confronto reale tra le diverse esperienze, che vada al di là del quotidiano. Lo scopo? Abbattere le eventuali barriere culturali, linguistiche e sociali presenti tra i vari soggetti. Le diverse forme espressive, video-making, fotografia, disegno dal vero e performance art, hanno permesso ai partecipanti di raccontare una storia, la propria e crearne una di gruppo. Tutte queste risposte artistiche vengono esposte in uninstallazione aperta al pubblico,in cui gli aspetti performativi uniranno come un filo di Arianna il materiale esposto, per creare uno spettacolo teatrale in cui anche lo spettatore potrà trovare la propria strada. Al pubblico la possibilità di navigare in questo mare di storie, di incertezze, di persone passate e poi ripartite ma che hanno lasciato qualcosa in grado di arricchire gli altri oltre che loro stessi, in un viaggio che è allo stesso tempo motivo e meta.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cosaltro ti aspetti?
Da Itaca, poesia di Costantino Kavatis
Ingresso Euro 5,00