In occasione di Manifesta...

Mostra

Parallel Events to Manifesta7

Le gallerie di Aspart presentano in occasione di Manifesta sei artisti italiani contemporanei con mostre personali nelle diverse sedi. La scelta degli artisti deriva da una ricerca approfondita sul valore artistico e sociale delle opere: Paolo Dolzan, Giuseppe Maraniello, Leonida De Filippi, Daniele Galliano, Zanele Muholi e Davide Benati

Artisti in Galleria: Daniele Galliano e Zanele Muholi

Daniele Galliano
All good things

Zanele Muholi
Being /Faces and phases

In occasione di Manifesta 7, la biennale di arte contemporanea che in questa edizione è ospitata nelle due province di Trento e Bolzano, lo Studio d’arte Raffaelli allestirà nelle proprie sale una doppia mostra: la pittura di Daniele Galliano e la fotografia della sudafricana Zanele Muholi. Le due mostre inaugureranno venerdì 18 luglio alle 18.30 e resteranno aperte al pubblico fino al 30 settembre 2008.

Fin dai suoi esordi negli anni Ottanta, Daniele Galliano ha perseguito un modo di fare pittura veloce, istintivo, ma profondamente indagatore della realtà. Ma non una realtà colta in presa diretta, bensì attraverso il filtro di un’immagine già pronta, magari presa in bassa qualità, rubata da un rotocalco, dal web o dalla televisione. Ne esce un panorama umano molto variegato. Un crudo documentario in cui emergono le masse umane, quelle unite da un credo religioso, politico, sociale. Predilige le angolature dall’alto, quelle che dominano la situazione focalizzata, dove i volti tendono a scomparire per lasciare spazio alle posture e all’azione percepita. Una pittura quindi votata al presente, all’azione istantanea ribadita tecnicamente dall’effetto mosso e volutamente approssimativo della pennellata, da un’esiguo utilizzo di colori stesi in una modalità piatta che annulla l’elegante effetto di profondità, dato tecnico inutile per un artista votato alla ricerca instancabile della situazione presente: nuda e cruda.
Daniele Galliano è nato a Pinerolo (To); vive e lavora a Torino.

L’artista di colore Zanele Muholi focalizza la sua produzione sulla situazione dell’omosessualità nera in Sud Africa. Al di là dell’apartheid, della riconosciuta uguaglianza tra bianchi e neri, vige tuttora una forte discriminazione verso l’omosessualità. Le due serie di foto in mostra, “Being” (a colori) e “Faces and phases” (in bianco e nero) colgono da due punti di vista differenti questo aspetto. “Being” si focalizza su un dolce e spontaneo erotismo tra donne di colore, al fine di annullare il clichè della donna nera colta dal punto di vista dell’eterosessualità predominante. Amore, quotidianità e gioia prorompono da queste foto; figure femminili alla conquista di un proprio equilibrio, strette in un intimo presente all’interno di una realtà esterna piena di incomprensioni, violenza sulle donne, povertà. “Faces and phases” è una serie di ritratti di donne omosessuali di colore: c’è l’attrice, la studentessa, la giocatrice di calcio, l’avvocatessa…, ruoli che contrastano con l’immaginario maschile che porta a vedere le lesbiche nere come vittime di stupri e dell’omofobia. Foto che mirano a commemorare e celebrare la vera identità delle donne lesbiche nere.
Zanele Muholi è nata a Umlazi, Durban, nel 1972; vive e lavora a Johannesburg.

Interno ed esterno: questo è il doppio punto di vista privilegiato dell’arte proposto dall’Aspart in occasione di Manifesta 7. Da una parte c’è il progetto di arte pubblica “Arte Diffusa” con le opere di cinque artisti italiani (Paolo Dolzan, Leonida De Filippi, Willy Verginer, Giuseppe Maraniello, Stefano Cagol) su dieci cartelloni pubblicitari di Trento e il contatto diretto con un pubblico ampio, e dall’altra un percorso coordinato tra le gallerie che unisce le sei mostre personali sotto l’unico comune denominatore “In occasione di… Manifesta7”.

“In occasione di… Manifesta 7” le cinque gallerie di Aspart presentano sei artisti con mostre personali nelle diverse sedi. Sono artisti di generazioni, provenienze, stili e sensibilità estremamente diverse, ma ad accomunarli è una ricerca approfondita sul sentire del momento attuale. I fenomeni di massa dipinti da Galliano, la realtà delle donne di colore lesbiche sudafricane di Zanele Muholi, gli esperimenti genetici a cui fanno riferimento i corpi deformi disegnati da Dolzan, lo spazio urbano straniante composto nelle opere di De Filippi, la dimensione onirica che Benati non vuole dimenticare, il contrasto tra uomo e natura nelle composizioni di Maraniello di pittura e scultura: tutte queste ricerche rimandano a ciò che ci circonda in questo preciso momento storico.

Ogni artista parla dell’oggi attraverso le modalità espressive che gli sono proprie, descrivendo la realtà con pennellate crude (Galliano, che in galleria è affiancato dalle foto altrettanto crude della sudafricana Zanele Muholi), le visioni da inviato di guerra (De Filippi), con simboli reiterati su fondi monocromi (Maraniello), con una pittura astratta (Benati), con un immaginario a tinte scure (Dolzan). Anche le generazioni degli artisti sono differenti: chi di loro ha iniziato a fare arte negli anni Settanta, chi negli anni Novanta. L'arte contemporanea è infatti questo: un panorama variegato di sensibilità e tendenze irrequiete che mai possono essere riunite sotto un’unica corrente perchè l'oggi è veloce e l'arte rispecchia questa velocità dei cambiamenti.

Queste sei diverse personali sono così unite nello spirito di celebrare il punto di vista dell'arte verso la società in occasione di una biennale che per eccellenza riflette sull'oggi com'è Manifesta.

In questo modo anche le gallerie di Aspart si dimostrano parte attiva in quel consolidamento del Trentino come polo privilegiato in Italia per la presentazione e la creazione dell'arte contemporanea.


organizzazione: Aspart Associazione dei Galleristi trentini d'arte contemporanea - Studio d'Arte Raffaelli