Inaugura “Ca’ de la Val”, il nuovo spazio culturale di Segonzano nella storica segheria alla veneziana
A “Ca’ de la Val”, nuovo spazio culturale di Segonzano nella storica segheria alla veneziana lungo la trasversale di valle, a Piazzo 48. Un incrocio promettente tra la disponibilità di un privato, Giuseppe Calliari, e le voci che interpretano territorio e comunità.
Avvio prestigioso venerdì 29 alle ore 18 con l’esposizione dell’artista Paola Grott ”Solo tracce”. E in otto sabati gli “Incontri con l’autore”: Nardon (il 30), Bertoldi, Scappini, Parolini, Minerbi in letteratura, Ioriatti, Doniselli, Folgheraiter in ricerca storica.
Nel primo Ottocento si diffonde nel Trentino un opificio di importazione veneta, la segheria alla veneziana. Ne risultano attive 140 fino alla fine del secolo e oltre. Se ne trovano ancora esempi, in forma di tettoia o poco più lungo i corsi d’acqua delle valli più boscose: Val di Sole, Fiemme e anche Cembra. A Piazzo di Segonzano, il piccolo borgo sul fondovalle alla confluenza del rio Regnana con l’Avisio, è sorto forse l’unico esempio locale di “veneziana” in muratura.
Oggi l’opificio di Piazzo vive una riconversione: da laboratorio del legno a centro di arte e incontro, con attenzione alla storia, al territorio, alla comunità. Vuole infatti essere spazio disponibile alle idee e alla capacità propositiva di tutti i soggetti che possano riconoscersi nel progetto “Ca’ de la Val”. Il sito carico di memorie collettive rinasce disposto a interpretare prospettive condivise.
Particolarmente suggestiva è la collocazione ai piedi dell’antico ponte che, fino alla realizzazione della trasversale di valle, era l’accesso carrabile a Piazzo. I tre livelli della casa propongono aspetti complementari: il più basso è spazio espositivo, il piano di mezzo, aperto in una grande arcata sull’esterno, invita all’incontro, il piano superiore ospita il fondo librario Spirk, in corso di ordinamento
Il 29 luglio, alle 18, la “Ca’ de la Val” inaugura la nuova vita con una importante esposizione d’arte. Paola Grott, artista di intensa ricerca nel simbolico, presenta una collezione di proprie opere recenti nel titolo “Solo tracce”, dal ciclo pittorico “Verde e Nero”. Scandagli nel mito che, con la loro potenza evocativa, affascinano. Il nero trascina nel vortice, sul sottile confine che separa il tutto dal nulla. Il Verde rinvia al movimento della natura, che trasforma e disgrega. Mappe che si sciolgono e si ricompongono. Accanto a grandi opere pittoriche una serie di sculture: terrecotte dipinte propongono in tre dimensioni i soggetti di tele e disegni. Presentano Micaela Bertoldi e, per la lettura del sito storico, l’arch. Giuseppe Gorfer.
Da fine luglio alla metà di settembre ogni sabato sarà animato da un “incontro con l’autore”, con attenzione alla narrativa e alla poesia, alla storia economica, sociale, artistica. Primo ospite, sabato 30 luglio alle 18, lo scrittore cembrano Walter Nardon, con la recente silloge di racconti “Erin e gli altri”. Seguiranno, gli incontri letterari con Micaela Bertoldi e Nadia Scappini. Quindi Ilario e Giampaolo Ioriatti sulla storia dell’agricoltura in Piné e a Segonzano, Elisabetta Doniselli sul passaggio del Dürer, Alberto Folgheraiter sulla storia economica e sanitaria. Infine la poesia di Massimo Parolini e una fiaba illustrata di Daniela Minerbi. Durante settembre esporrà l’artista Giuliana Pojer.