Incontro con Concetto Vecchio

Convegno

Trentino d'autore nel Parco Letterario di Giovanni Prati

Concetto Vecchio, Ali di Piombo, Il 1977, trent’anni dopo.
Lotte di piazza e vittime innocenti. Le radio libere, la piaga dell’eroina, il terrorismo. La cronaca, i documenti, le testimonianze, Biblioteca Universale Rizzoli, 2007

Il 1977 fu l’anno più duro della nostra generazione.
Walter Veltroni

Questo libro è la cronaca appassionata di un caso italiano: il 1977. Un nuovo Sessantotto, culminato nelle morti tragiche di tre militanti: Francesco Lorusso, Giorgiana Masi, Walter Rossi. Ma è anche l’anno che segna la drammatica ascesa delle Brigate rosse, che a Torino uccidono il presidente dell’Ordine degli avvocati Fulvio Croce e il vicedirettore della “Stampa” Carlo Casalegno.
Concetto Vecchio, trent’anni dopo, è tornato a Bologna, Roma, Torino, rivisitando i luoghi di allora, e ha ripercorso gli ultimi mesi di vita di Casalegno e dei suoi assassini. Attraverso quasi quaranta testimonianze, tra cui quelle di Gad Lerner, Ezio Mauro, Diego Novelli, Giancarlo Caselli, Giampaolo Pansa, Gianfranco Bettin, Diego Benecchi, Bifo Berardi, Silvio Viale, Renato Nicolini, racconta l’attacco dei giovani del movimento al Pci, la nascita di Radio Alice, il trionfo della controcultura. Spiccano figure indimenticabili come quella di Carlo Rivolta, giovane promessa di “Repubblica” stroncato dalla droga, e di Antonio Cocozzello, un piccolo democristiano che si ritrova incredibilmente nel mirino del terrorismo.

Concetto Vecchio , 36 anni, catanese, è giornalista all'ufficio centrale di Repubblica. Nella stessa collana ha pubblicato Vietato obbedire (2005), con cui ha vinto il premio Capalbio e il premio Pannunzio.

La Cantina Toblino presenta il Trento D.O.C. Antares Millesimato 2001