Insieme per il patrimonio culturale
A Cavalese appuntamento con la Soprintendenza. Per un’attività condivisa e partecipata di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale: mercoledì 8 novembre alle 17, presso il Salone clesiano del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, la Soprintendenza per i beni culturali incontra a Cavalese gli amministratori, i parroci, i tecnici comunali e gli operatori culturali della Valle di Fiemme
Negli ultimi 15 anni in Val di Fiemme la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento ha investito molte risorse, umane e finanziarie, per progetti di catalogazione, salvaguardia, recupero e riuso delle principali testimonianze architettoniche e monumentali (in primis il Palazzo della Magnifica Comunità e la chiesa pievana di Cavalese); per interventi di restauro conservativo di dipinti e sculture; per iniziative di censimento, riordino e valorizzazione dei beni archivistici e librari di Parrocchie, Enti pubblici e Privati; per ricerche archeologiche, ecc…
Mercoledì 8 novembre alle ore 17 presso il Salone clesiano del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese – messo gentilmente a disposizione dallo scario Giacomo Boninsegna -, funzionari e tecnici della Soprintendenza, coordinati dal soprintendente Franco Marzatico e dal dirigente generale del Dipartimento Cultura, Turismo, Promozione e Sport Sergio Bettotti, presenteranno agli amministratori locali, ai tecnici comunali, ai parroci e agli operatori culturali della valle le funzioni e l’attività della Soprintendenza e raccoglieranno spunti e proposte in materia di tutela e promozione del patrimonio culturale fiemmese, per un’attività istituzionale sempre più partecipata e, possibilmente, condivisa.
Quella di Cavalese sarà la prima tappa di un itinerario che nei prossimi mesi vedrà la Soprintendenza presente nelle altre comunità di valle del Trentino, per parlare del patrimonio culturale, elemento connotativo e qualificante dell’identità del territorio, affidato da oltre quarant’anni alle cure dell’Autonomia speciale, per quanto riguarda sia la tutela e conservazione, sia la valorizzazione e promozione.