Intrepidi collegamenti. Esperimenti di mobilità tra lago e montagna
A cura di Davide Allegri e Sara Vicenzi, con la collaborazione di Mauro Grazioli e Lodovico Tavernini e il coordinamento di Matteo Rapanà.
In collaborazione con Museo Storico Italiano della Guerra.
In occasione dell'anno tematico dei musei dell'Euregio 2021 dedicato al tema "trasporti-transito-mobilità" il MAG Museo Alto Garda propone la mostra “Intrepidi collegamenti. Esperimenti di mobilità tra lago e montagna”. L'esposizione nasce dalla collaborazione del MAG al progetto di ricerca “Dalla guerra alla mobilità sostenibile. Ferrovia e impianti a fune nel Tirolo storico” finalizzato a analizzare il ruolo delle infrastrutture realizzate nel Tirolo storico in previsione della Grande Guerra e le ragioni che ne hanno determinato l’abbandono o l’eventuale reimpiego per altri scopi nell’ambito di una rinnovata mobilità, soprattutto in rapporto ai nuovi flussi turistici.
Oltre al Museo Alto Garda, il progetto Euregio ha coinvolto numerose realtà culturali e di promozione turistica trentine, altoatesine e austriache: il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto; il Touriseum Merano; l'Università degli Studi di Trento - Dipartimento Economia e Management; la Magnifica Comunità di Fiemme; Forte Colle delle Benne; APT Dolomiti Paganella - Dolomiti Paganella Future Lab; Naturparkhaus im Grand Hotel in Neu-Toblach, Nordkettenbahn - kleine Seilbahnmuseum.
Oggi l'esposizione "Intrepidi collegamenti" ci permette di collegare il passato del primo Novecento all'attualità. La necessità di spostare strumenti, merci ed eserciti composti da centinaia di migliaia di soldati in territori spesso impervi, determinò infatti nel corso della Grande Guerra una rapida accelerazione tecnologica che implicò l'individuazione e la realizzazione di infrastrutture ardite e innovative. Venne così realizzata una fitta rete di infrastrutture integrate, composta da chilometri di teleferiche, ferrovie e linee stradali, in grado di collegare il fondovalle con le aree montane. Al termine del conflitto queste connessioni vennero utilizzate spesso anche come modello per la costruzione di infrastrutture a scopo turistico. Oggi abbiamo l'opportunità di dare a queste ricerche una connotazione ulteriore rispetto alla mera ricerca sul passato fine a se stessa e di stimolare anzi riflessioni sulla viabilità, la mobilità e la frequentazione di aree a vocazione turistica.
La mostra si sofferma in particolare sul territorio dell'Alto Garda, area in cui la Grande Guerra interruppe gli entusiasmi turistici della belle époque con un blocco alla libera circolazione di uomini e mezzi. Tuttavia l’esplosione del conflitto non solo fece finire l'epoca precedente, ma ne creò un'altra che si manifestò mediante la realizzazione di una rete di trasporti che rimase oltre il conflitto, improntando la viabilità del periodo postbellico. Al termine della guerra, la rete di trasporti che era stata creata nel periodo bellico continuò ad intervenire sulla progettualità successiva. Le strade divennero più sicure, imponendosi sugli altri impianti logistici e gli impianti a fune continuarono ad essere presenti nell'immaginario collettivo, facendo nascere una serie di progetti di collegamento fra la città di Riva e il monte Rocchetta, concretizzati poi nel secondo dopoguerra nella funivia che dalla città giungeva al Bastione.
La conoscenza dell’evoluzione della viabilità storica può essere utile per riflettere sulle problematiche della moderna viabilità, nella quale le considerazioni sulla mobilità a carattere locale si intrecciano con problematiche di natura globale. La grande sfida che attende il territorio altogardesano, come tutto il territorio Euregio, è quella di garantire collegamenti sempre più rapidi e sicuri, ma al contempo sostenibili da un punto di vista economico ed ambientale.
L'inaugurazione della mostra si terrà venerdì 18 giugno alle 18.00 al Museo di Riva del Garda. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria a prenotazioni@museoaltogarda.it o allo 0464 573869.
per l'inaugurazione l'accesso del pubblico avviene previa prenotazione
(per email all’indirizzo prenotazioni@museoaltogarda.it o per telefono al numero 0464 573869).