Iqbal, prode cavaliere e tessitore di tappeti
Le Stagioni dei Teatri 2010/2011
Teatro Scuola
Fondazione Aida
Iqbal, prode cavaliere e tessitore di tappeti
tratto dal romanzo di Francesco DAdamo La storia di Iqbal
con Roberto Macchi e Rossella Terragnoli
musiche originali di Kamram Khacheh
drammaturgia e regia Andrea Mancini
Fascia detà: 8/14 anni
Iqbal, prode cavaliere e tessitore di tappeti trasforma la storia vera di Iqbal Masih, il piccolo pakistano che a 5 anni viene ceduto ad un fabbricante di tappeti in cambio di pochi dollari e poi ucciso dalla mafia dei tappeti, in un racconto dove il protagonista diventa una sorta di eroe mitico, di prode cavaliere, così che lo spettacolo acquisti una dimensione epica, con Fatima, lamica di Iqbal, inventata da Francesco DAdamo, che può sperare, come nella favola, che Iqbal e tutti gli altri bambini, quelli maltrattati, uccisi, siano soltanto addormentati, in attesa di un principe azzurro, anzi di una principessa, che li risvegli e li porti sulle strade del mondo.
Iqbal, prode cavaliere e tessitore di tappeti utilizza una serie di filastrocche e di tecniche del racconto tipiche della narrazione popolare. Cè un incontro e anche uno scontro tra civiltà diverse. Fatima in qualche modo è simbolo di ambedue le cose: ha attraversato il dramma di Iqbal, ma conosce anche lItalia e lEuropa. Per questo Fatima racconta, o forse canta, le gesta del prode cavaliere Iqbal usando proverbi, ombre e burattini manovrati e costruiti usando soltanto dei semplici bastoni lavorati dal mare.