Iraq: una ferita aperta
Giles Duley per EMERGENCY
All'inaugurazione intervengono il fotografo Giles Duley e Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY.
Nel febbraio 2017 il fotografo inglese Giles Duley ha visitato l’ospedale di EMERGENCY a Erbil per mostrare al mondo cosa è successo a Mosul.
‘Iraq: una ferita aperta’ racconta la guerra vista da vicino, con gli occhi di chi la vive, attraverso quelli di chi la documenta.
Oltre due anni di occupazione della città da parte di Daesh e la controffensiva irachena hanno sottoposto Mosul a una violenza inaudita. Più di 40.000 morti, più di 700.000 sfollati dal mese di ottobre 2016.
Quella combattuta a Mosul è considerata la più grande battaglia urbana dalla Seconda guerra mondiale. E come sempre, a pagarne il prezzo più alto sono stati i civili.
Che valore può avere la fotografia di fronte all’orrore?
‘La fotografia perde di significato se non faccio tutto il possibile affinché il mondo veda quello che i miei occhi hanno visto. Ecco qual è il mio dovere’. Giles Duley
Dall’intensità di queste immagini, sospese tra arte e storia, prende forma un racconto che invita a riflettere sulla fotografia come impegno civile.
Giles non punta l’obiettivo sui momenti di speranza, non si limita a suggerire l’idea di guerra, ma vuole documentarla, nella consapevolezza di quanto sia necessario vedere per comprendere.
BIOGRAFIA
Giles Duley nasce a Londra nel 1971. Dopo aver lavorato per dieci anni negli Stati Uniti e in Europa come fotografo nel settore della moda e della musica, decide di abbandonare la fotografia. Nel 2000, ritorna alla professione di fotografo, finanziando personalmente viaggi per documentare le storie delle vittime di guerra in tutto il mondo.
Nel 2010, Duley visita il Centro Salam di EMERGENCY in Sudan e da allora collabora con l’organizzazione. Oggi Giles Duley è membro del consiglio di amministrazione di EMERGENCY UK.
Nel 2011, mentre si trova in Afghanistan per fotografare le vittime del conflitto, Duley perde entrambe le gambe e il braccio sinistro a seguito dell’esplosione di una mina. I medici gli dicono che non potrà mai più camminare e che la sua carriera è finita. Ma Duley, ostinato di carattere, risponde ‘Sono ancora un fotografo’. Meno di 18 mesi dopo, accompagnato da una troupe di Channel 4, ritorna a lavorare in Afghanistan. Il documentario ‘Walking Wounded: Return to the Frontline’ mostra la visita del fotografo al Centro chirurgico per vittime di guerra a Kabul e il suo incontro con i pazienti ricoverati.
Attraverso i suoi progetti, Duley cattura la forza di coloro che non si arrendono e combattono le avversità. Le sue fotografie catturano l’attenzione del pubblico verso il soggetto, creando un legame empatico fra i due e accorciando la distanza, puramente geografica.