Istitutioni Harmoniche e Quartetto Ludus

Musica

Un ponte tra pianura e montagna, sul filo mai interrotto della musica popolare: ecco lo spirito del programma che mette insieme i musicisti del giovane Quartetto Ludus, provenienti dal Conservatorio di Trento, alle voci del coro veronese le Istitutioni Harmoniche (Soprani: Simonetta Baltieri, Katia Cordioli, Annamaria Ferrari, Stanislava Hobinkova, Maria Donata Sbabo, Maria Schenker e Biancamaria Vesentini. Contralti: Daniela Camerlengo, Maria Clementi, Anna Consolaro, Manuela Gualandri, Nadia Lamber. Tenori: Egidio Floriani, Mariano Ognibeni, Mario Righi, Paolo Sartori e Luca Zenato. Bassi: Gaetano Benati, Agostino Contò, Vittorio Ogheri, Dino Poli).
Diretti da Sandro Filippi, ensemble e coro proporranno un programma articolato in tre parti: una sorta di summa della storia della canzone popolare, dalle origini alle più note riscritture. Per il pubblico, un excursus dotto per sottolineare lo smalto, la classicità ed il brio delle composizioni popolari.
Il Quartetto Ludus è composto da Ivo Crepaldi (violino), Ludovica Reggiani (violino), Alexander Monteverde (viola) e Ivo Brigadoi (violoncello).

In programma musiche della tradizione popolare veneta e trentina, tra cui Sul ponte di Bassano, Valsugana, La Dosolina, Ninna Nanna, Bella Ciao. Alcuni pezzi sono elaborati per quartetto d’archi.

L’accesso al castello è possibile a piedi o utilizzando la navetta, con partenza da Trento (max 29 posti) in Piazza Garzetti (ore 19). Fermate previste a Ton e Castel Thun. Da Trento è necessario prenotare la navetta.
Per i concerti non è necessaria la prenotazione. Si accederà al concerto fino all'esaurimento dei posti disponibili.

Donne, cavalieri, armi e amori: se c’è uno scenario ideale per respirare l’atmosfera cavalleresca, è proprio quello dell’antica dimora della nobile famiglia trentina dei Thun, che lo abitarono già dal XIII secolo. Arroccato in una posizione panoramica, ammantato tra mura, bastioni e una potente architettura difensiva, il Castello di Thun - acquistato dalla Provincia Autonoma di Trento nel 1992 - offre le suggestioni e la solennità necessarie per indurre i suoi ospiti ad aspettarsi di incontrare qualche cavaliere in armi tra le prospettive sorprendenti della sua struttura.
Sin dalla fine del Medioevo la potente casata dei Thun aveva conquistato enormi domini nelle valli del Noce: l’imponente maniero, che sembra vegliare sugli orizzonti che si aprono di fronte al paese di Vigo di Ton, è la testimonianza del ruolo assunto dalla famiglia nel corso dei secoli.
L’assetto attuale del Castello di Thun, pur affondando le sue radici nel Medioevo, risale però al Cinquecento, quando fortificazioni, torri, mura, cammino di ronda e fossato vennero modificati in una logica continua. Cinquecentesca è anche la potente Porta Spagnola, che immette al ponte levatoio del Castello. Di qui, il primo cortile elegantemente ornato di colonne permette l’accesso al Palazzo Baronale, sintesi delle manipolazioni che intercorsero nei secoli sulla struttura: tre torri di origine medievale si sposano con una loggia di chiaro gusto rinascimentale e con una fuga di stanze di ampio respiro. I ricchi arredi originali sono ancora conservati tra sale e saloni, dove è anche possibile ammirare la ricca raccolta di dipinti della famiglia Thun. Ancora rinascimentale è la stanza del Vescovo, forse la più pregevole del complesso: una sorta di sancta sanctorum mirabilmente decorato con un rivestimento in legno di
cirmolo che copre tutte le pareti, compreso il soffitto a cassettoni.
Tra gli altri gioielli del Castello acquisiti dalla Provincia di Trento spicca anche la ricchissima biblioteca, sulla quale si stanno concentrando gli sforzi di catalogazione e restauro.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura Servizio Attività Culturali, Museo Castello del Buonconsiglio - Hanno collaborato: Comune di Vigo di Ton, Pro Loco di Vigo di Ton