Itinerari jazz a Trento e Rovereto 2011

Se c'è una musica che non conosce le mode e le stagioni, a tal punto da coinvolgere e appassionare diverse generazioni; e al tempo stesso è legata indissolubilmente, nell'immaginario collettivo, alla contemporaneità, alle atmosfere urbane, alle avanguardie: questa musica è sicuramente il jazz. Da anni ormai Rovereto rappresenta un punto di approdo di prim'ordine per i musicisti e per gli amanti del jazz, non del Trentino. La rassegna "Itinerari jazz" lega il suo nome infatti ai più prestigiosi nomi della scena mondiale e richiama, ad ogni edizione, un pubblico attento, esigente, numeroso. Questa è una città in cui il jazz è di casa. Non solo perchè lo si ascolta, non solo perchè non mancano - oltre a questa rassegna - le occasioni in cui seguire dal vivo una "session" o un'esibizione: ma anche perchè qui lo si suona, in alcuni casi con risultati eccellenti. Sono sempre più numerosi infatti i giovani roveretani che cominciano a farsi strada in Italia e fuori dai confini nazionali. Questa triplice vitalità (di pubblico, di eventi e di musicisti) è l'ingrediente necessario, anzi indispensabile, per fare di un evento come "Itinerari jazz" un appuntamento di grande spessore. Anche quest'anno, come potrete vedere sfogliando il calendario dei concerti, la qualità è eccellente ed è assolutamente al livello di scene musiciale europee e internazionali anche più blasonate. Gli elementi per rinnovare e incrementare il successo delle scorse edizioni, dunque, ci sono tutti. Buon ascolto!
Luisa Filippi
Assessore alla contemporaneità, Comune di Rovereto

Il giovane e multietnico continente americano ha fornito l'humus ideale per la nascita del Jazz ma il tratto distintivo di questo fenomeno musicale è stato sicuramente la facilità con cui esso è entrato in simbiosi con altri generi musicali diffondendosi rapidamente in buona parte del pianeta. Le formazioni inserite nel programma della quindicesima edizione degli Itinerari Jazz che si svolgono a Rovereto sono una sintetica rappresentazione di questo fenomeno. Troviamo in apertura il quartetto americano di John Abercrombie, portatore di sofisticate armonie e di una raffinata musicalità che evoca atmosfere cameristiche. L'elemento caratterizzante il gruppo è la riproposizione, mediata dai canoni contemporanei, del dualismo chitarra-violino che da Django Reinhardt in poi ha rappresentato una delle combinazioni timbriche più riuscite che il Jazz abbia prodotto. Uno spazio importante è riservato al tributo che Gianluca Petrella ha dedicato al grande compositore Nino Rota nella ricorrenza dei cento anni della sua nascita. Il progetto, commissionato al trombonista pugliese da una associazione di festival Jazz italiani, non ha caratteristiche commemorative o celebrative ma, grazie ad un rigoroso lavoro di ricerca svolto su materiali originali e inediti, ci propone una lettura personale del mondo musicale di Nino Rota, scavando anche nelle sue opere non strettamente legate alla produzione cinematografica. La chiusura della rassegna è affidata al "latin jazz" di Eddie Palmieri e allo squarcio che la sua musica apre sull'incontro fecondo tra il Jazz e la musica dell'America latina, incontro che ha radici lontane nel tempo: il "samba", la "bossa", la "salsa", sono espressioni musicali che, come la musica afro-americana, hanno nel ritmo e nella libertà dell'improvvisazione i loro elementi fondanti, ne stabiliscono il genere e ne determinano l'area di espressione musicale.
Vincenzo Costa

Comune di Rovereto Assessorato alla Contemporaneità
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Azienda per il Turismo Rovereto e Vallagarina
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