Janine Thüngen. Cavalese 3/2/1998 Installation

Mostra

Il Centro d'Arte Contemporanea di Cavalese in collaborazione con Comune di Cavalese e Provincia Autonoma di Trento presenta la mostra Cavalese 3/2/1998 Installation che verrà inaugurata lunedì 2 febbraio.
Si tratta della mostra personale di Janine Thüngen, giovane artista tedesca che ha realizzato un'installazione artistica dedicata alla commemorazione della tragedia della funivia del Cermìs del 3 febbraio 1998. L'artista ha scelto spontaneamente di collocare l'opera a Cavalese, ritenendolo il luogo simbolico più adatto ad ospitarla.
L'opera è stata concepita all'insegna della memoria dimostrando come l'arte può farsi veicolo privilegiato per una riflessione che tenga sempre vivo il ricordo di quanto accaduto. Venti le vittime di sette nazioni europee: 8 tedeschi, 5 belgi, 2 italiani, 2 polacchi, 1 austriaco, 1 olandese e 1 italo-austriaca.
L'opera, realizzata in vetro, carta di riso, cavo d'acciaio e cemento, è un omaggio alle persone morte per un assurdo caso del destino e per la leggerezza di un gesto di un giovane pilota dell'aviazione americana. Esse vengono ricordate così: nome, nazionalità, data di nascita e di morte, sono trascritti su fogli di carta di riso e inseriti in cilindri di vetro che ricordano delle provette che evocano la matrice biologica di ognuna di esse.

Accanto all'installazione commemorativa saranno esposte altre serie di lavori tra cui sette opere intitolate "Europa" che costituiscono una lettura in chiave contemporanea di uno dei più noti miti sull'origine dell'identità culturale europea. Si tratta di opere fotografiche dedicate alla donna europea: bella, forte e matura. Thüngen ha scelto sette donne di diverse nazioni europee nelle quali sembra reincarnarsi la figura mitologica "Europa": Belgio, Bulgaria, Francia, Inghilterra, Italia, Germania, Spagna.
L'artista ha registrato fotograficamente le parti del corpo che ciascuna donna considera come la parte migliore e quella peggiore del proprio corpo. Partendo dalla diversità delle idee che ogni persona ha della propria nazione, lo scopo è fornire una possibile lettura dell'Europa contemporanea. Oggi, indipendentemente dalla tradizione mitologica, ogni abitante del continente si sente soprattutto cittadino europeo. L'artista non è tanto interessata a mettere in luce le varie nazionalità, quanto piuttosto il sentimento condiviso che viene ricondotto alla comune matrice madre "Europa", la cui idea viene simbolicamente rievocata attraverso questa serie di lavori.
Inoltre l'artista propone "Lilith", una serie di lightbox, su cui viene, proiettato un video sull'acqua e tre gruppi di trittici tridimensionali dove si sovrappongono immagini fotografiche fino a far svanire le forme, sono dedicati alla poco nota figura mitologica androgina di Lilith alla quale, secondo una recente interpretazione, viene fatta risalire all'origine della donna.

Per ricordare la tragedia, si terrà lunedì 2 febbraio a Cavalese anche un grande concerto commemorativo. Al Palacongressi, con inizio alle ore 21, in programma la "Messa funebre massonica" e la Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore K.297b di Mozart, oltre alla Sinfonia in si minore "Incompiuta" di Schubert. Con l'Orchestra dell'Istituto Musicale "Pietro Mascagni" di Livorno diretta da Andrè Bernard.

Cavalese, il pomeriggio del 3 febbraio 1998, un aereo americano, un EA-6B Prowler
decollava dalla base di Aviano per un volo di routine a bassa quota (esercitazione).
Lo stesso pomeriggio 19 turisti salivano insieme all'operatore della cabina
sulla funivia nei pressi di Cavalese, per divertirsi sulla neve.
Alle 15:12:42 esatte, l'aereo pilotato dal capitano Richard Ashby a una velocità di 540 miglia orarie,
con la coda tagliava in due il cavo portante della funivia.
La cabina piombava nella morte da un altezza di 144 metri sulla soffice neve bianca.
Le 20 persone che si trovavano all'interno erano: 8 tedeschi, 5 belgi, 2 italiani,
2 polacchi, 1 austriaco, 1 olandese e 1 italo-austriaca.

In seguito all'accaduto sono sorti scontri diplomatici tra i vari paesi europei e gli Stati Uniti d'America. Soprattutto l'Italia che aveva insistito per un tribunale con dei rappresentanti italiani.
Ciò non è stato concesso - i due responsabili militari non sono mai stati condannati per omicidio -
sono stati condannati a 6 mesi di reclusione - poi la pena è stata ridotta a 2 mesi per "buona condotta".

Ma non sono soltanto i fatti che mi hanno portato a fare quest'opera.
Per me era piuttosto una sensazione emotiva, cioè la coincidenza
che il moto di entrambi nasceva dal divertimento - per 20 persone
ha avuto una conclusione così drastica - che mi ha colpito.

Erano venuti da diversi parti dell'Europa e dall'America per incontrarsi in un momento specifico:
non calcolabile
non determinabile
non terroristico
non premeditato
chi poteva prevedere chi saliva con chi sulla cabina???
chi poteva dire che questi 2 piloti in questo preciso momento avevano voglia
di 'giocare' alla "roulette russa" ecc. ecc.

...ma più di un semplice incidente.

Ho scritto delle lettere:
molto fragili, su carta da riso chiuso dentro tubi di vetro ispirate al fatto che in Tibet
è consuetudine scrivere le lettere ai defunti
- per ognuna di queste 20 persone venute da molte parti d'Europa
per mancanza di conoscenza personale ho scritto il nome e la data della morte (che è loro comune).
Sul muro ho scritto una lettera per tutti... come fossero dei ritagli di giornale ispirata
al fatto di cronaca riportato dalla stampa che ha una vita assai breve.

Quest'opera per me ha trovato la sua destinazione ideale a Cavalese.

Janine Thüngen


organizzazione: Centro Arte Contemporanea - Comune di Cavalese Assessorato alla Cultura - P.A.T. Servizio Attività Culturali