Joseph Beuys. L'immagine dell'umanità
Nel 2002 sarà inaugurato il nuovo Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, progettato dall'architetto svizzero Mario Botta: un unicum in Italia di straordinaria rappresentatività artistica internazionale. In questo contesto saranno allestite due stanze con preziosi lavori del Maestro tedesco Joseph Beuys, appartenenti alla collezione privata della Bar.ssa Lucrezia De Domizio Durini: Diary of Seychelles e Difesa della Natura - Corpo Unico Fotografico.
Il direttore del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dott.ssa Gabriella Belli, cogliendo l'occasione delle manifestazioni internazionali in corso per l'ottantesimo anniversario della nascita del Maestro tedesco Joseph Beuys (Krefeld 12 maggio 1921 - Düsseldorf 23 gennaio 1986), sabato 13 ottobre alle ore 18.30, a Palazzo delle Albere di Trento, presenta la prima stanza dell'interessante progetto, inaugurando un'inedita mostra dal titolo: "Joseph Beuys. L'Immagine dell'Umanità".
L'ambiziosa realizzazione della mostra porta la firma del prof. Antonio d'Avossa già curatore nel 1993 della famosa antologica: Joseph Beuys - Operacio Difesa della Natura - promossa dalla Generalitat de Catalunya al Museo Santa Monica di Barcellona.
L'esposizione, in anteprima nazionale, ha come scopo primario quello di portare a conoscenza del pubblico l'Operazione Difesa della Natura di Joseph Beuys nata in Abruzzo negli ultimi quindici anni di vita del Maestro con la solidale collaborazione di Lucrezia De Domizio Durini e con la costante testimonianza dell'obiettivo fotografico di Buby Durini.
Un percorso storico irripetibile che si dirama in differenti situazioni, luoghi, eventi, opere, lavori. Un iter appassionato di notevole importanza per la comprensione del pensiero di Beuys. L'operazione, durata negli anni e svolta in diversi paesi nel mondo, si coagula in un corpo unico costituito da 100 rarissime fotografie colore e b/n tutte firmate dal Maestro tedesco, uno tra i più significativi ed emblematici personaggi della scena artistica mondiale del secondo dopoguerra.
Se ci soffermiamo sul mezzo fotografico usato da Beuys per propagandare i suoi concetti di lavoro, possiamo constatare che la fotografia occupa una parte molto rilevante della sua filologia iconografica. Per l'artista l'immagine rientra nella produttività come mezzo di ampliamento della sua filosofia e specificatamente come comunicazione tra uomini, segno fondamentale di vitale confronto e di interscambio umano. In questo senso la mostra a Palazzo delle Albere è la registrazione in forma globale di una proposta culturale che rispecchia un enunciato in cui ogni immagine è rivolta all'espansione del pensiero beuysiano e all'energia umana, intesa come regalità creativa e libera di tutti gli uomini della terra.
Le teche in ferro che contengono le 100 Immagini Fotografiche - opera unica - indivisibile della mostra - sono state ideate e progettate dall'architetto Maurizio De Caro in occasione dell'antologica "Joseph Beuys - Operacio Difesa della Natura" tenutasi a Barcellona, pertanto non fanno parte dell'opera non essendo ideate dall'artista. Le teche, quindi, appartengono all'allestimento creativo rivolto ai due concetti primari della filosofia beuysiana: la riappropriazione e la libera creatività.
Nei mesi che precedono l'apertura del nuovo spazio espositivo di Rovereto la mostra sarà aperta al pubblico e, previa debita iscrizione, si potrà partecipare a particolari stages pedagogici-informativi intorno all'opera e alla figura del Maestro Joseph Beuys.
organizzazione: MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea