Julia Fischer (violino), Oliver Schnyder (pianoforte)

Società Filarmonica Trento Stagione 2005

Julia Fischer, violino
Oliver Schnyder, pianoforte

F. Schubert: Duo op. 162 in La magg. D 574
E. Grieg: Sonata n. 1 op. 8 in Fa magg.
J.S. Bach: Sonata n. 3 in Do magg. BWV 1005
C. Saint-Saëns: Sonata n. 1 in re min. op. 75

A 22 anni Julia Fischer viene già considerata una tra le migliori giovani violiniste al mondo. I critici hanno detto di lei: “non un talento, ma una violinista straordinariamente esperta”; “vi fa trattenere il respiro”; “si merita una grandinata di superlativi”; “possiede un’affascinante mistura di nervi d’acciaio e di irrefrenabile lirismo”. Julia Fischer, nata a Monaco (dove risiede) nel 1983, ha iniziato lo studio del violino a 4 anni; qualche mese dopo ha cominciato a studiare pianoforte con la madre Viera Fischer. In seguito ha frequentato il Conservatorio di Augsburg e a nove anni è stata ammessa all’Accademia Musicale di Monaco, dove studia tuttora. Dal 1989 ha presto parte a 8 concorsi nazionali e internazionali, ottenendo in totale otto primi premi, cinque per il violino e tre per il pianoforte. Nonostante l’età ha già suonato nelle sale più prestigiose con direttori quali Lorin Maazel, Yehudi Menuhin, Giuseppe Sinopoli, Jeffrey Tate

Il pianista svizzero Oliver Schnyder si esibisce regolarmente come solista, camerista e in recital. Ha studiato prima a Zurigo e quindi a Baltimora con Leon Fleisher. Numerosi i premi meritati in concorsi a Berna, Budapest e Zwickau; particolarmente apprezzate sono le sue collaborazioni con i con compositori contemporanei per prime esecuzioni assolute.
Quasi due secoli della letteratura per violino, da Bach a Grieg, scelta però e nonostante la giovane età della brillante solista, non nell’ottica del virtuosismo ma del contenuto: la complessa polifonia bachiana della terza Sonata per violino solo, la liricità un po’ decadente di Grieg o quella più fresca di Schubert, l’eleganza un po’ languorosa di Saint-Saëns.