Julius Evola Lo spirituale nell’arte
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Da un’idea di Vittorio Sgarbi.A cura di Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara
"Noi stessi quale spirito siamo gli unici soggetti dei nostri quadri"
Julius Evola
Il Mart dedica una preziosa mostra all’artista e filosofo Julius Evola (1898 - 1974), che partecipò attivamente all’Avanguardia italiana. Pittore, visse una breve stagione artistica tra il 1915 e il 1921 che abbandonò per dedicarsi allo studio della filosofia, dell’esoterismo e delle dottrine orientali, ermetiche e alchemiche.
Dopo un primo periodo futurista in cui realizzò composizioni dinamiche e vivaci, l’artista prese le distanze dal movimento per avvicinarsi a Tristan Tzara e alle poetiche del Dadaismo. L’artista cercava una dimensione interiore in linea con le tendenze astratte europee e il pensiero espresso da Vasilij Kandinskij nel suo celebre saggio, Lo spirituale nell’arte (1912).
Tra forti e vivaci contrasti cromatici, il percorso espositivo del Mart è il maggiore mai organizzato. In mostra oltre 50 opere: in una prima parte, i dipinti appartenenti al periodo futurista caratterizzati da elementi astratti carichi di energia e inaspettatamente “psichedelici”; seguono i “paesaggi interiori”, espressione pura dello spirito con riferimenti ermetici ed esoterici; infine, gli anni Sessanta con le repliche delle sue opere storiche e alcuni dipinti figurativi che si discostano dalla sua produzione giovanile. Pur dedicandosi alla pittura per un arco di tempo brevissimo, Evola ha attraversato la stagione delle Avanguardie interpretandone con orginalità i temi e le istanze. Denominatore comune della sua pratica: la ricerca spirituale.
Intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
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