Kaleidoscope
Pergine Spettacolo Aperto
Kaleydoscope
di Marco Ambrosi (IT-FR)
coordinamento Christine Gaiotti e Bottega Grafica
con la collaborazione di Caterina Parona
con il supporto di Préface Pôle Recherche Formation Action Educative (Marseille)
Carcere di massima sicurezza di Arles
Engim Veneto
Istituto penale minorile di Treviso
NUOVA PRODUZIONE
Un work in progress fotografico nato dallincontro con i detenuti dei carceri di Arles e Treviso
Il carcere rappresenta, simbolicamente e concretamente, il luogo ai margini. È composto di soggetti sospesi, obbligati in spazi angusti che diventano facili terreni di conflitto. Soggetti divisi tra chi è parzialmente o del tutto pentito, chi soffre di acuti sensi di colpa che lo spingono sovente ad atti di autolesionismo, e chi vive lesperienza della detenzione come un passaggio, un episodio inevitabile di una guerra che lo vede schierato da una parte e il resto del mondo dallaltra. Si potrebbe dire che il sistema-carcere è un crocevia di opposti: dentro e fuori, libertà e prigionia, passato e futuro, io e gli altri. E diventa così, paradossalmente, lo specchio della stessa società ottusamente competitiva, contraddittoria, multirazziale ma xenofoba che lo ha prodotto come spazio di necessaria e istituzionalizzata marginalità. Una società che spinge gli individui allisolamento, alla diffidenza, alla rivalità. Da unidea del fotografo e animatore Marco Ambrosi, Kaleidoscope è una videoinstallazione che trae spunto e materiali da un workshop di fotografia espressiva e ha per protagonisti i detenuti del penitenziario di Arles in Provenza, opportunamente mascherati. Le immagini sono prese con un fish-eye, un obiettivo che produce prospettive allucinate. Trucco e distorsione rendono le fisionomie irriconoscibili, unica condizione per poter pubblicare fotografie di individui in stato di detenzione. Le animazioni sono state realizzate invece dai giovani del carcere minorile di Treviso, coordinati da Christine Gaiotti. Un progetto creativo e di recupero sociale, dunque, realizzato da due differenti gruppi di detenuti e promosso, oltre che dai rispettivi istituti di pena, dagli enti formativi Préface in Francia ed Engim in Italia.
Marco Ambrosi inizia a lavorare come fotografo di architettura, quindi esplora nuove forme di espressione e si specializza in still-life e immagini surreali. Per lungo tempo attivo in campo pubblicitario, coltiva varie passioni: letteratura, musica, pittura, cinema, grafica. Fra i primi in Italia a essere affascinato dalle potenzialità dei programmi di grafica e fotoritocco, ha legato il suo successo allabilità nel creare effetti speciali. Con il tempo la passione per le immagini patinate si è trasformata in un vivo interesse per luomo e le sue culture, esplorate e raccontate in forma seriale. Da questa nuova combinazione sono scaturite fruttuose ibridazioni con altre discipline quali la calligrafia, il suono e la musica, lanimazione e il montaggio, la danza. Dal 2010 insegna Fotografia presso il Dipartimento di Arti visive e performative della Kwara State University di Ilorin, Nigeria.
www.marcoambrosi.com
organizzazione: Pergine Spettacolo Aperto