Krishnamurti. Tutta una vita

Nell’aprile del 1970 Krishnamurti aveva quasi 75 anni e si trovava in Inghilterra, dove, a Broockwood, era attiva da appena un anno una scuola ispirata ai suoi insegnamenti.
Fu allora che chiese a Mary Luytens di scrivere la sua biografia: lo conosceva sin da quando lei aveva appena tre anni.

La Luytens non offre, secondo il volere di uno dei più importanti maestri spirituali del ‘900, interpretazioni ufficiali dei suoi insegnamenti, ma si concentra sul percorso di vita e pensiero di Krishnamurti, raccontandone avvenimenti molto umani e soffermandosi sugli episodi più misteriosi.

Krishnamurti, dopo una gioventù passata negli ambienti della Società Teosofica, non aveva voluto più appartenere a nessuna organizzazione, religione strutturata o nazionalità arrivando, nel 1948, a non prendere la cittadinanza indiana. Si mostrò coerente per tutta la vita con la sua idea che ciascuno per cambiare se stesso deve cambiare il mondo, stabilendo nessi sorprendenti con altre discipline e orientamenti. Durante la sua vita Krishanamurti soggiornò a lungo con la famiglia in alcune stanze del castello di Pergine.

Di questa personalità unica e priva di ego discuteremo con la curatrice Monica Dematté, autrice di una bella prefazione ad un libro unico.

Monica Dematté è una sinologa, esperta curatrice d’arte contemporanea cinese, orientalista, originaria di Vigolo Vattaro. Dopo la pandemia non è più potuta tornare in Cina dove svolgeva la sua attività ed è stata costretta a reinventarsi una professione.