L' Alleluja di Susanna
A Susanna, che non è tornata dalla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, tre anni fa.
Le parole più difficili da scrivere (sulla morte di una figlia giovanissima) le ha trovate e le ha scritte ENRICO RUFI nel libro “L’alleluja di Susanna”, un libro straordinario perché non è normale (né tanto meno “giusto”) perdere una figlia a 18 anni, l’unica – fra un milione di ragazze e ragazzi! – che non è tornata dalla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, tre anni fa.
Straordinario perché non è normale che un papà (seppur papà giornalista, come Enrico Rufi) trovi la forza e la voce per dire di una figlia strappata alla vita così, da una feroce meningite fulminante, senza un senso apparente.
La voce di Enrico parla così: “Riposa in tenuta da pellegrina: la maglietta della Gmg e i pantaloncini macchiati dal verde dell’erba di Cracovia. In ospedale a Vienna le avevano tolto, tagliandolo, il braccialetto giallo che portava al polso destro. E che ora tiene tra le mani. C’è scritto ‘Jesus, I trust in you’. Gesù, confido in te. Sulla sua tomba non ci sono solo fiori. Ci sono anche tanti sassolini. Li lasciano i suoi amici della Gmg che sono tornati senza di lei ricordando quanto lei stessa, durante una visita al cimitero della sinagoga di Cracovia quattro giorni prima di morire, avesse apprezzato l’usanza ebraica di lasciare sassi sulle tombe”.
Venerdì 25 ottobre nella chiesa di San Pietro a Trento (ore 20.30) l’Alleluja di Susanna Rufi risuonerà in un concerto-presentazione, con il papà-autore che la racconterà e si racconterà. Susy stava appunto imparando a cantare, con la chitarra, la meravigliosa canzone di Leonard Cohen, “Hallelujah”.
Rufi racconta così l’evento di Trento: “Non è un concerto dedicato a Susanna, ma un concerto ispirato a lei, al suo Alleluja, che un anno dopo la sua morte il suo papà ha fatto diventare un libro. Un inno comunque laico, che testimonia un cristianesimo non religioso, che trova alimento nel magistero di papa Francesco. In questa prospettiva, il sacro è trasversale alla musica ‘sacra’ e a quella ‘profana’… I brani scelti non solo concorrono a sublimare in malinconia, in mistero e perfino in gioia e pace il dolore non sempre filtrato delle pagine del libro, ma rendono palpabile con l’arte polifonica la bellezza di cui hanno fatto incetta gli occhi di Susanna nel corso della sua breve vita”.
ingresso libero
Enrico Rufi - che lavora e vive a Roma - sarà a Trento per le prove fin dal giorno prima, 24 ottobre. e.rufi@libero.it 335 631 2815