L'Assemblée - Le Procès
ORIENTE OCCIDENTE 2004
Danza
Louis-Philippe Demers - Germania/Canada
L'Assemblée - Le Procès
Coreografia di Louis-Philippe Demers e Bill Vorn
prima nazionale
Le Procès
Artisti Louis-Philippe Demers e Bill Vorn
Musiche Bill Vorn
Luci Louis-Philippe Demers
Scenografia Louis-Philippe Demers e Bill Vorn
Staff tecnico Bernhard Bredehorn, Vincent Boureau
durata 10 minuti
L'Assemblée
Artisti Louis-Philippe Demers e Bill Vorn
Musiche Louis-Philippe Demers
Luci Louis-Philippe Demers
Staff tecnico Bernhard Bredehorn, Vincent Boureau
I robot danzano contrariamente alla loro natura. La loro natura sarebbe la mera funzionalità, ma Louis Philippe Demers infligge loro la fatica del funzionamento privo di funzionalità: li costringe a danzare, a un movimento senza funzione e senza risultato.
I congegni meccanici ideati dai due canadesi Louis-Philippe Demers e Bill Vorn, l'uno artista dei media, l'altro compositore, trasformano il movimento, il suono, i riflessi cromatici in un'esperienza sospesa tra l'arte e lo spettacolo. Lo vedremo con i nostri occhi sotto la cupola del Mart quando le due ambientazioni 'artificiali', Le Procès e L'Assemblée, saranno ospiti di Oriente Occidente.
Ma come sono questi robot? Innanzitutto non hanno fattezze umane, ricordano semmai le macchine industriali e il loro comportamento non tende a riprodurre quello dell'uomo. Essi proseguono nella loro capacità di coordinazione, nella loro meccanicità a rispondere agli stimoli come programmati. Eppure queste creature ululanti e rumorose sembrano subìre la loro condizione di perpetuo movimento, sembrano costretti a sostenere la danza, una danza terrificante che, citando Arnd Wesemann, "nega la morte ai morti".
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In Le Procès il pubblico si trova ai lati della scena in cui si aggirano robot in azione, posizionati sopra e sotto dei ponteggi e tutti intorno. In modo simbolico la performance descrive il processo - il titolo è kafkiano - alle macchine da parte dell'uomo, una sorta di tribunale dove le varie identità si mescolano: giudici e giudicati, vittime e carnefici si incarnano in creature metalliche nutrite delle nostre concezioni del mondo.
Una macchina attaccata al muro è scossa da movimenti spasmodici. Si muove indipendente innescata da comandi di cui rimangono sconosciuti agli osservatori la provenienza, il senso e il fine. Sopra un ponteggio si muovono invece due robot. Due grosse macchine con artigli e dita avanzano e si arrampicano da ogni parte, anche su altre macchine. E' intenzionale tutto ciò o sono movimenti senza scopo? Con Demers fallisce qualsiasi tentativo di attribuire agli attori-robot una intenzionalità e soprattutto il comportamento delle macchine rimane per noi indecifrabile perché non assimilabile a quello umano. Ogni macchina ha un proprio compito da eseguire, proprie capacità cognitive da assecondare nella più pura autoreferenzialità. E il pubblico? E' costretto a prendere posizione osservando le proprie emozioni di fronte a queste gioco meccanico.
L'Assemblée invece, mette in scena un confronto tra l'uomo e un raggruppamento di macchine, invertendo la prospettiva del luogo di raduno il cui archetipo è la corte, l'assemblea politica, il circo... I robot-spettatori (48 per l'esattezza) stanno sugli spalti muniti di microfoni e riflettori, mentre giù nell'arena, camminano gli umani, gli attori. La scena rimane completamente al buio fino a quando i robot cominciano il loro spettacolo di luci e suoni, una sorta di coreografia di gruppo di cui l'uomo percepisce solo il disturbo, il rumore, la mancanza di relazione e di logica da parte delle macchine. L'atmosfera qui è cinematografica, alla Blade Runner: ribaltata la visione antropocentrica, nell'Assemblea si trovano gli ultimi uomini che hanno cercato di dare ordine al mondo e le prime macchine che hanno fatto trionfare il loro proprio mondo.
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto - PAT Ass. Cultura - Comune Rovereto Ass. Cultura - Ministero Beni e Attività Culturali - Regione T-AA - APT Rovereto - MART Centro Internaz. Danza - ASM Rovereto - Cassa Rurale Rovereto