L'Italiana in Algeri

«L'Italiana in Algeri»
dramma giocoso in due atti di Angelo Anelli
musica di Gioachino Rossini
direttore Giancarlo Andretta
regia Ugo Chiti
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Coro del Teatro Sociale di Trento, Maestro del Coro Luigi Azzolini

nuovo allestimento - coproduzione del Centro Servizi Culturali S.Chiara di Trento, del Teatro Sociale di Rovigo e della Fondazione "Nuovo Teatro Comunale e Auditorium Provinciale" di Bolzano

Isabella attraversa il mare, affrontando coraggiosamente tempeste e corsari, per ritrovare l’amato Lindoro. Viene fatta prigioniera da Mustafà, capriccioso tiranno di Algeri, che vorrebbe arricchire il suo harem di un nuovo e prezioso gioiello: ma Isabella si presenta cantando "so a domar gli uomini, come si fa" e ben presto lo dimostra. Nessuno riesce ad opporsi al suo fascino, che risiede non tanto nella sua bellezza, quanto nel possedere "l’arte di farsi amar", che esercita per mezzo di una voce ora imperiosa, ora calda e suadente. Rossini scrisse quest’opera in un periodo in cui la sua proverbiale fecondità superò se stessa: a Venezia in cinque mesi videro la luce, oltre alla nostra "Italiana", anche "Il Signor Bruschino" e "Tancredi". Musicista alla moda, Rossini in quel periodo passava il tempo tra banchetti e corteggiamenti di belle donne, in un clima quindi quanto mai adatto alla festosità ed al buon umore. Ed ecco dunque, che da uno strambo libretto pieno di personaggi caricaturali, Rossini trae un grande "gioco", geniale e colorato, una favola esilarante, una congegno che il compositore orchestra come un carillon. L’esito fu un successo travolgente, salutato "colla furia degli applausi generalissimi che assordarono senza posa".