L'Uccellanda dei Baroni Buffa a Scurelle in Valsugana

Convegno

La Provincia Autonoma di Trento invita alla festa per il completamento dei lavori di restauro dell'antica Uccellanda dei Baroni Buffa a Scurelle

PROGRAMMA

ore 15.00 Parco delle Terme di Levico
Cerimonia a ricordo di Lorena Sartori

Ore 17.00 Teatro di Scurelle
Presentazione dei lavori di restauro e del volume:
"L'Uccellanda dei Baroni Buffa a Scurelle in Valsugana"
Interverranno
Franco Panizza Assessore alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione allo Sviluppo
Fulvio Ropelato Sindaco di Scurelle
Sandro Flaim Dirigente Soprintendenza per i Beni Architettonici
Michela Cunaccia Direttore Ufficio Tutela e Conservazione dei Beni Architettonici
Saranno presenti gli autori del volume

ore 18.30 Visita guidata all'Uccellanda dei Baroni Buffa
Al termine seguirà un piacevole buffet

Si intitola "L'Uccellanda dei Baroni Buffa a Scurelle in Valsugana" ed è la più recente pubblicazione della Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia autonoma di Trento. Il volume descrive un peculiare roccolo, raffinatamente decorato, che apparteneva alla nobile famiglia dei Buffa i cui lavori di restauro, coordinati dalla Soprintendenza, sono stati da poco ultimati. La presentazione dell'opera e del progetto di restauro si terrà sabato 9 luglio alle 17, presso il teatro di Scurelle, con interventi dell'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza; del sindaco Fulvio Ropelato; del soprintendente per i Beni architettonici, Sandro Flaim e della direttrice dell'Ufficio Tutela e Conservazione dei Beni architettonici, Michela Cunaccia. L'appuntamento sarà preceduto alle 15 da una breve cerimonia, presso il parco delle Terme di Levico, in ricordo dell'architetto Lorena Sartori che ha curato il progetto dell'Uccellanda.

L'uccellanda di Scurelle è un minuscolo edificio risalente al diciassettesimo secolo, che apparteneva alla nobile famiglia Buffa di Telve Valsugana, località dove esiste ancora un imponente palazzo. Questi signori, originari del Tesino, dipendevano politicamente dai vescovi di Feltre. La struttura in muratura fu realizzata probabilmente verso il 1675 dal barone Pietro Gaspare Buffa (1634 - 1693), personaggio molto attivo, appassionato cacciatore ed esperto nell'arte venatoria. L'opera rappresenta una delle testimonianze più singolari della cultura venatoria trentina in epoca seicentesca, periodo storico contrassegnato da una progressiva diffusione dei roccoli nel territorio trentino. L'interno dell'edificio ha una rilevante e inconsueta testimonianza artistica, con una ricca e raffinata decorazione a stucco. Nelle vele sono rappresentate varie scene di caccia: alla volpe, al cinghiale, all'orso, a stambecchi e camosci e infine al cervo. Il tutto è accompagnato da cacciatori con cani.
I restauri condotti dalla Soprintendenza provinciale hanno messo in luce la bellezza artistica del suo interno e l'originalità dell'impianto. L'uccellanda, in muratura su un dosso circondato da muri a secco e da carpini bianchi, si differenzia nettamente dai tradizionali roccoli a torretta, posti solitamente in luoghi strategici di passo. L'impianto di Scurelle è un tordaio a vischio con annesso boschetto a lacci, che poteva essere munito di reti. Probabilmente rimase attivo, anche se usato in maniera più rara, fino all'Ottocento.
Sabato alle 17, al teatro di Scurelle, saranno presentati i lavori di restauro e il volume che accompagna l'intervento. Alle 15 verrà invece posta a dimora una pianta, nel Parco delle Terme di Levico, a ricordo di Lorena Sartori, prematuramente scomparsa, che ha seguito come direttore lavori per la Soprintendenza gran parte del cantiere dell'uccelliera.


organizzazione: P.A.T. Soprintendenza per i beni architettonici