L'acqua racconta i luoghi

Convegno

La Fondazione Museo storico del Trentino invita al primo degli incontri previsti dal progetto
L'acqua racconta i luoghi: memoria storica e nuovi scenari sull'Altopiano di Piné
una ricerca storico-antropologica e architettonica che analizzerà testimonianze di vita, luoghi, forme e usi legati al sistema idrografico del Pinetano. Gli obiettivi dell'indagine saranno illustrati dalle ricercatrici Monica Anesin e Tatiana Andreatta con la partecipazione di rappresentanti della rete di soggetti coinvolti nel progetto. L'intento sarà quello di avviare una collaborazione fra enti locali, associazioni culturali e cittadinanza, per valorizzare una risorsa fondamentale.

La proposta si inserisce in un progetto più ampio che la Fondazione Museo storico del Trentino, in accordo con il Dipartimento Territorio Ambiente e Foreste della P.A.T., sta svolgendo anche in altre aree del Trentino sulla storia del territorio in relazione al sistema di difesa e regimentazione delle acque e ai lavori forestali.
Il progetto relativo all’Altopiano di Piné, riguarda una zona del Trentino orientale caratterizzata dalla presenza di una forte idrografia di superficie e dal contesto montano in cui si colloca ed ha come obiettivo la valorizzazione dell’importanza dell’acqua come elemento essenziale per quanto riguarda la storia della morfologia, dell’economia e della cultura legati al territorio trentino.
La ricerca prenderà in considerazione la totalità dei flussi d’acqua presenti sul territorio dei Comuni di Bedollo e di Baselga di Piné suddivisi nei due bacini imbriferi dell’Avisio e dell’Adige. Attraverso l’analisi, frutto dell’integrazione fra un approccio storico-antropologico e uno paesaggistico-architettonico, si riporterà alla luce la storia pinetana legata all’idrografia del sistema di vallata, individuando, descrivendo e analizzando le molteplici operazioni d’intervento umano e le strutture ad esso legate sul territorio, come gli 10 antichi opifici, i lavatoi pubblici, le fontane, ma anche le opere idrauliche.
Saranno inoltre messi in rilievo gli avvenimenti correlati alla forza distruttrice dell’acqua e al mal governo del territorio, che in passato, ma anche recentemente, hanno causato fenomeni alluvionali e franosi di forte rilievo. Tutto questo verrà inserito all’interno di un’analisi più ampia che prenderà in considerazione la relazione culturale fra uomo e ambiente e le modalità con le quali essa ha influito sul modo di vivere della gente nel passato.
L’intenzione è quella di recuperare, attraverso la documentazione d’archivio e i racconti di chi ancora ne conserva il ricordo, la memoria storica dei luoghi attraversati dall’acqua, una realtà oggi, purtroppo, dimenticata. L’analisi permetterà inoltre un’attualizzazione delle tematiche affrontate e porrà le basi per un’analisi del presente.
Tale aspetto confluirà poi nella creazione di un Masterplan di guida per la progettazione di percorsi e strutture di arredo urbano lungo le zone fluviali con proposte di utilizzo dei tracciati e delle piste ciclabile esistenti.
A conclusione del lavoro di ricerca verranno realizzati una mostra e un documentario della serie “Memorie di comunità” per la regia di Lorenzo Pevarello.
Realtà capofila
Fondazione Museo storico del Trentino
Realtà culturali partner del progetto
Biblioteca comunale di Baselga di Piné
Associazione culturale ricreativa di Montagnaga di Piné
Ecomuseo dell’Argentario
Coordinatore responsabile del progetto
Patrizia Marchesoni
Ricercatrici impegnate
Monica Anesin e Tatiana Andreatta


organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino