L'albero della fortuna

Carmine Abate  in dialogo con Giorgio Gizzi e Paolo Mantovan direttore del quotidano  "Il Trentino"

Incontri e convegni , Presentazione libro

Carmine Abate, uno degli scrittori italiani più amati dai lettori, torna all’Arcadia per presentare il suo nuovo romanzo ‘L’albero della fortuna’ ed anche per festeggiare insieme a librai e lettori la ripubblicazione del suo primo libro, ‘La moto di Scanderbeg’, ( Libri Mondadori  ), un lavoro richiestissimo eppure introvabile.

A presentarlo, insieme a Giorgio Gizzi, il direttore del quotidiano ‘Il Trentino’ Paolo Mantovan.

La trama del libro.

Succede ogni estate, a fine giugno. Inizia il tempo dei bottafichi – i fioroni. Il momento più bello dell’anno: un’esplosione di sapori, profumi, calore.

I bottafichi sono una passione quasi ossessiva per Carminú, che tutte le mattine, finita la scuola, lotta contro quelle strunze delle grisce – le ghiandaie – per aggiudicarsi i frutti migliori. Insieme a lui Mario e Vittorio, i suoi inseparabili amici d’infanzia. Li unisce un legame purissimo, fatto di corse in giro per la campagna a rubare frutta e uova, di partite a calcio, di segreti condivisi.

Sono compari, si sono cioè scambiati a vicenda un garofano rosso in segno di eterna amicizia. Un’estate felice e spensierata sembra attendere Carminú, le cui notti sono, però, tormentate da un incubo. Un incubo che ha vissuto realmente anni prima, quando suo padre era partito per la Germania, e che ora non vuole rivivere più.

In quei giorni, Carminù comincia a frequentare il novantenne nuni Argentì, ritornato a Spillace dopo una vita da emigrato.

Quest’uomo solitario, intriso di malinconia e sapienza, darà a Carminù le chiavi per decifrare un mondo che, a quell’età, si va facendo sempre più ingarbugliato e gli racconterà perché il tanto amato fico è considerato l’albero della fortuna. In una Calabria dal sapore antico, tra la pasta al forno e le polpette dell’adorata mamma, i capelli biondi di Rosalba, l’ammirazione sconfinata per un padre con cui condivide gli stessi occhi, «cosi? profondi che si mangiano il mondo», Carminù si prepara ad affrontare le grandi prove che lo porteranno verso l’età adulta…

Costi

ingresso libero