L'alchimista
Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
LA GRANDE PROSA
Teatro Stabile di Genova
L'alchimista
di Ben Jonson
traduzione Michele Serra, Giovanna Zucconi
regia di Jurij Ferrini
scene e costumi Valeria Manari
luci Sandro Sussi
con Eros Pagni, Jurij Ferrini
Viviamo in una società in cui la forza dellimbonimento domina sovrana grazie a persuasori più o meno occulti che tutto e di più sanno vendere, perlomeno a chi ci crede. Questo è anche il tema della commedia Lalchimista di Ben Jonson proposta dallo Stabile di Genova nella traduzione di Michele Serra per la regia di Jurij Ferrini che ne è anche uno dei protagonisti principali assieme a Eros Pagni ed a tutta la brava compagnia del prestigioso Teatro fondato da Ivo Chiesa.
Rappresentato per la prima volta nel 1610, Lalchimista è considerato, accanto a Volpone, il capolavoro di Ben Jonson (1572-1637) il più importante autore del teatro elisabettiano dopo Shakespeare. Con reminiscenze dellantico teatro di Plauto, vi si racconta di come approfittando dellassenza del padrone fuggito da Londra a causa della peste, un servo introduca in casa un lestofante con la sua compagna e, insieme a loro, usi la dimora per attirarvi sprovveduti e gonzi cui il sedicente alchimista promette la pietra filosofale. Grazie alla forte caratterizzazione comica e al virtuosismo verbale di Jonson i truffatori hanno modo di imbrogliare un bel po di persone in cerca delle cose più assurde: da chi vuole trasformare il ferro in oro, fino a chi vuole imparare le buone maniere cittadine. Quando, a un certo punto, lanziano padrone di casa rientra, non si arrabbia più di tanto ed anzi si affretta a cogliere loccasione al volo e quindi ad assumere il controllo dellaffare. Certo si tratta di lestofanti senza scrupoli capaci di vendere la madre al miglior offerente, ma che dire di coloro che si fanno turlupinare, delle vittime assetate soltanto di potere, sesso, e denaro e pronte ad ogni bassezza per ottenerli senza fatica alcuna? Il risultato è assolutamente esilarante per questa farsa travolgente tutta giocata sulla scioltezza linguistica dei protagonisti, sulla leggerezza e sulle facezie cabarettistiche e in cui le battute si inseguono con grande ritmo.
Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00