L'alta montagna di Paolo Vallorz
In occasione della mostra Montagna arte scienza mito, il Mart espone a Palazzo delle Albere una selezione tematica delle opere che Paolo Vallorz ha donato al museo nel 1994, arricchita da una serie di lavori più recenti.
La Donazione Paolo Vallorz, costituita da 74 dipinti, 75 disegni e 7 libri illustrati, rappresenta un nucleo rilevante dal punto di vista della qualità delle opere. E' infatti il risultato di un'accurata selezione fatta in prima persona dallo stesso Vallorz sulla propria produzione pittorica.
Paolo Vallorz. Scheda biografica
Paolo Vallorz, nato a Caldés, in Val di Sole, il 3 agosto 1931, è uno dei più importanti pittori espressi dal Trentino nel Novecento. Il suo incontro con la pittura fu molto precoce. Nel 1948 frequentò, per un anno, l'Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida del maestro Guido Cadorin. A 19 anni si trasferì a a Parigi, dove frequentò i corsi di Storia dell'Arte all'Ecole du Louvre e, contemporaneamente, l'Accademia Libera della Grande Chaumière di Montparnasse. Visse in clandestinità, per evitare il servizio militare: erano gli anni delle frequentazioni con Klein, César, Giacometti, Restany e Burri al quartiere Latino. In quel periodo produsse opere astratte, prima geometriche e poi informali. Realizzò numerosi oggetti in ferro battuto e l'altare della chiesa di Vermandovilliers, nel nord della Francia. Nel 1956 lasciò la pittura per dedicarsi alle auto da corsa: progettò e realizza con Tinguely una macchina con la quale entrambi parteciparono nel 1958 alla 24 ore di Le Mans.
Nella prima metà degli anni Sessanta espose per due volte a New York, partecipò a collettive a Parigi e a Tolosa, ottenne il primo premio di pittura alla Tate Gallery di Londra. Ancora in questi anni partecipò ad importanti collettive a Pittsbourgh e Darmstadt ed espose nel 1967 alla Gallerie Claude Bernard di Parigi.
Negli anni Settanta si riavvicinò all'ambienta italiano: nel 1970 al castello di Caldés presentò un'importante personale, seguita da due esposizioni a Milano e un'altra a Torino. Le opere di questo periodo sono, per lo più, dipinti di paesaggio. È la sua terra natale ad offrirgli spunti significativi; Vallorz si impegnò anche per una rinascita e riqualificazione dell'artigianato locale. Nel 1978 espose la serie Albe e tramonti a Milano. Moltissime sono le sue partecipazioni a collettive italiane e francesi. Nel 1994 Vallorz decise di donare una cospicua parte di opere al Mart.
Nel '95 Jean Clair, direttore del museo Picasso a Parigi e suo estimatore lo invitò all'importante rassegna Identità e alterità che, a Venezia, celebrava il centenario della Biennale.
In seguito continuò con la pittura di paesaggio, dedicandosi in particolare a una lunga serie di dipinti raffiguranti cieli e montagne, molti dei quali vennero inclusi in una mostra del '98, curata dallo stesso Jean Clair. Attualmente il maestro vive a Parigi, dove alterna al disegno la pittura sul tema della figura umana.
"Sono nato tra gli alberi multicolori della Val di Sole, valle del sole baciata da acque limpide e fresche. Ho fatto la mia esperienza informale concettuale ma me ne sono ritratto avvilito e scontento. Sono ritornato alla vita, alla natura, ai fiori, ai frutti nella loro naturalità vera. Li vedo intensamente anche quando sono chiuso in una stanza buia a pensare."
P. Vallorz