L'arte della scrittura: l'evoluzione delle grafie nei manoscritti
Il Museo della Scuola propone la mostra Larte della scrittura per consentire ai visitatori di ripercorrere laffascinante cammino della scrittura latina, la lingua capostipite dellitaliano e di tutte le lingue neolatine, nella quale è custodita e riflessa la storia della nostra lingua.
Entrati nel terzo millennio, epoca in cui i saperi sembrano più velocemente accessibili grazie alle innovative modalità tecnologiche di conoscenza, ci è sembrato opportuno sottolineare limportanza che la pagina scritta ha mantenuto sino ad ora.
La scrittura è una sorta di cifra destinale, iscritta nel codice genetico dellumanità, è unesigenza che fin dalle epoche più remote è emersa nelluomo per permettergli di esprimere lintimità più profonda.
Certo, se si pensa ai 4 miliardi di anni di vita della Terra e ai 35.000 anni dell Homo sapiens, la scrittura, con allincirca 6000 anni di esistenza, è poco più di un lampo in una lunga giornata ricca di vicende, ma senza quel lampo, costato alluomo un lungo e complesso cammino evolutivo e biologico, la giornata sarebbe rimasta avvolta nelloscurità.
Le diverse scritture ci testimoniano le remote esperienze delluomo alle prese con lalfabeto per tramandare i fondamenti conoscitivi e ci dimostrano la sua bravura ed abilità, ma anche lintimo legame con il cuore e con la mente. Per questo la storia delle forme delle lettere è fondamentale per conoscere levoluzione delle civiltà.
I manoscritti hanno da sempre esercitato un grandissimo fascino, probabilmente perché i magnifici codici miniati custodiscono e comunicano nella loro unicità la trasmissione del pensiero attraverso labilità degli amanuensi, che noi riusciamo a percepire in ogni colpo di pennello o movimento di penna.
Pertanto la scrittura è la fonte storica per eccellenza: riflette i molteplici aspetti di una civiltà e nulla meglio di essa rappresenta la scuola, il cui compito è quello di trasmettere il sapere su cui si fonda il progresso dellumanità.
La mostra si compone di tre sezioni:
nella prima sezione, attraverso antiche incisioni o miniature, è illustrato il lavoro di scrittura degli amanuensi o scriptores, i quali operavano con calamo, penna doca e raschietto su pagine di pergamena precedentemente preparate con apposita rigatura. La conoscenza degli strumenti e dei materiali usati dagli amanuensi permette di comprendere meglio il pazientissimo e lunghissimo lavoro richiesto per lesecuzione di un libro e dimostra lintima connessione fra gli strumenti ed i materiali per scrivere e levoluzione della forma delle lettere. Qui traspare molto bene il silenzioso raccoglimento con cui si lavorava negli scriptoria, la fatica e la precisione che la scrittura richiedeva, ma anche laltissimo valore che si attribuiva ad un libro.
Nella seconda sezione si ripercorrono le tappe più importanti della storia della scrittura e sono presentati in riproduzione fotografica gli esempi delle scritture librarie latine: è un viaggio storico-iconografico dalla capitale libraria dei primi secoli dopo Cristo all umanistica del XIV-XVI secolo, attraverso lonciale, la semionciale insulare, la minuscola corsiva, le minuscole merovingica, visigotica e beneventana, la carolina e la gotica.
Il visitatore potrà notare come, ancor prima di essere apportatrice di senso, semplice segno per lenunciazione del pensiero, la lettera era per i nostri predecessori la culla dellimmaginazione, il supporto di tutte le fantasie: la sua grande potenza evocatrice le permetteva di richiamare straordinarie visioni e di anticipare visivamente il contenuto del testo con la raffigurazione dellevento o del personaggio trattato nel libro.
La forma di valorizzazione più semplice e meno costosa in quanto non richiedeva lopera del miniatore era liniziale staccata dal corpo del testo e ingrandita. Ben presto però, nei testi di committenza prestigiosa il capolettera ha assunto laspetto di un dipinto in miniatura, realizzato da veri e propri artisti,miniatori di fama, chiamati negli scriptoria più importanti ad illustrare i sontuosi manoscritti. Labbellimento del manoscritto interessava i capolettera, ma anche i margini del foglio, oppure arrivava ad essere unillustrazione a piena pagina e la miniatura era allo stesso tempo un piacere, un invito alla comprensione del testo e una promessa di felicità, quella di scoprire e riconoscere 1a verità rivelata.
La terza sezione ospita alcune pagine manoscritte originali provenienti da una collezione privata. Vedere da vicino questi piccoli gioielli di scrittura può aiutare a farci comprendere che lunicità e la magia della pagina scritta resisterà e si approfondirà con il tempo e che ogni uomo sensibile è chiamato a vigilare su questo patrimonio antico e sul suo carico di memoria.
Marta Scalfo e Roberto Perini