L'assedio
Portobeseno
a cura della Redazione della rivista IlCieloMetropolitano, Trento
Il tempo sulla terra è troppo prezioso. Nessuno ha tempo per più d'una versione della verità.
E allora accontentiamoci di gaie messinscene sul passato, e null'altro
.
Thomas Pynchon, Mason & Dixon
Una possibile sintesi della Storia è nella forza simbolica del castello: reclusione, da una parte, esclusione dall'altra, e in mezzo un conflitto. Le mura del castello allo stesso tempo proteggono e ostacolano, riuniscono e dividono, definiscono un'identità o negano un'appartenenza, in ogni caso alimentano una forma di assedio. Tutto ciò che sfugge a questa sintesi è un'interpretazione ideologica; a noi non interessa delineare ragioni, responsabilità ed eventuali colpe di assedianti e assediati, è l'assedio in sé, nella sua metafora neutra, a comporre la nostra visione della Storia.
L'Assedio racconta la Storia, la ricolloca fra le mura del Castello di Beseno, ne riscrive modalità, voci, eventi, passioni. Lo spettacolo si fonda sulla continua confusione di piani narrativi, mediali, teatrali e dimensionali. Si mescolano l'azione di due attori, le immagini di video editi e inediti, di fotografie originali ispirate ad altre opere, la forza di frasi, di citazioni e di monologhi originali, la presenza di voci fuori campo, di musica, di suoni. Tutte le Storie possibili verranno così ricondotte in questa dimensione teatrale chiusa e assediata, unica sede possibile per queste gaie messinscene sul passato.
organizzazione: Associazione Culturale Libera Mente