L’autonomia speciale del Trentino-Alto Adige
Di Gianfranco Bronzetti, editrice Temi, Trento, 2016
Sarà presentato, alla presenza dell’Autore, da:
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Fulvio Cortese, Università di Trento
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Damiano Florenzano, Università di Trento
- Roberto Toniatti, Università di Trento
Conclusioni:
On. Lorenzo Dellai, Presidente della Commissione dei Dodici
Lo Statuto speciale della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol è stato adottato dall’Assemblea Costituente nel 1948 ed è stato riformato da una serie di revisioni formali, fra le quali particolarmente incisive sono state le riforme introdotte nel 1972 e nel 2001, oltre ai significativi interventi in tema di modifica del regime della finanza pubblica, quali l’Accordo di Milano del 2009 e l’Accordo di Roma del 2014. La portata normativa dello Statuto speciale attualmente vigente è però determinata non solo dal suo testo ma anche da un alto numero di norme di attuazione, da sentenze della Corte costituzionale, da prassi istituzionali conseguenti l’interpretazione di fonti quali, soprattutto, la «clausola di maggior favore» introdotta ai fini dell’estensione alle autonomie speciali della revisione costituzionale del sistema regionale ordinario del 2001 in attesa di una riforma degli Statuti speciali che in realtà non è mai avvenuta.
L’art. 103 dello Statuto speciale prevede, fra l’altro, che “l'iniziativa per le modificazioni del presente Statuto appartiene anche al Consiglio regionale su proposta dei Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano e successiva conforme deliberazione del Consiglio regionale”. Al fine di porre in essere una revisione dello Statuto speciale e recuperare il tempo intercorso dal 2001, la Provincia autonoma di Bolzano ha istituito una Convenzione e la Provincia autonoma di Trento una Consulta quali strumenti consultivi e di democrazia partecipativa ai fini delle deliberazioni politiche dell’autonomia destinate ad essere formalizzate in una legge costituzionale dello Stato. Il valore del metodo negoziale sottostante il procedimento di revisione statutaria fra l’Autonomia speciale e lo Stato è indirettamente formalizzato dall’esclusione del referendum popolare confermativo o meno della legge costituzionale che adotta lo Statuto speciale.
In attesa di una attualizzazione e razionalizzazione della fonte statutaria, occorre riconoscere che la pluralità delle riforme intervenute e l’eterogeneità degli strumenti formali adottati pone oggi seri problemi di ricostruzione di un quadro sistematico di definizione dell’autonomia speciale attualmente vigente.
In tale prospettiva, il recente volume di Gianfranco Bronzetti – L’autonomia speciale del Trentino-Alto Adige – offre un significativo contributo conoscitivo. La presentazione del volume rappresenta anche un’occasione per contribuire al dibattito pubblico sulla riforma dello Statuto speciale in corso.
La partecipazione all'evento si intende libera e gratuita e non sarà necessaria alcuna iscrizione.
organizzazione: Università degli studi di Trento