L'elisir d'amore

Musica lirica

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Stagione Lirica

La Stagione Lirica regionale, frutto della collaborazione fra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e la Fondazione Teatro Comunale e Auditorium Bolzano, proporrà sabato 16 e domenica 17 novembre al Teatro Sociale di Trento il secondo titolo in cartellone. In scena il dramma giocoso di Gaetano Donizetti «L'ELISIR D'AMORE» nell'allestimento firmato dal regista francese Arnaud Bernard. Nel golfo mistico l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Marco Berdondini.

L'elisir d'amore
di Gaetano Donizetti
Melodramma in 2 atti | Melodramma in 2 Akten
Libretto Felice Romani
Direzione musicale Marco Berdondini
Regia e luci Arnaud Bernard
Scene Arnaud Bernard, Carlo Fiorini
Costumi Carla Ricotti
Maestro del coro Luigi Azzolini
Coro del Teatro Sociale di Trento
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Allestimento del Théâtre du Capitole di Toulouse
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo:
Teatro Grande di Brescia
Teatro Ponchielli di Cremona
Teatro Sociale di Como
Teatro Fraschini di Pavia
In collaborazione con il CSC - Centro Servizi Culturali S. Chiara

Assente dalla programmazione lirica di Trento da oltre sessant'anni (l'ultima presenza in cartellone risale al 1950), torna in scena al Teatro Sociale L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti. Sull'esile trama, che Felice Romani ha tratto da un libretto del francese Eugène Scribe, il compositore bergamasco ha ricamato una musica briosa e di elegante finezza, trovando una personale elaborazione dello stile comico tramite l'inserimento dell'elemento sentimentale. Autentico gioiello per la fluidità delle sue modulazioni, l'Elisir si differenzia dall’opera buffa tradizionale di stampo rossiniano per quella vena vagamente patetica che trova la sua espressione più intensa nella romanza Una furtiva lagrima. Ma anche la cavatina di Dulcamara Udite, udite o rustici, l'aria di Nemorino Quanto è bella, quanto è cara e l'aria di Belcore Come Paride vezzoso hanno contribuito a fare di questo godibile melodramma una delle opere più amate dal pubblico e un cavallo di battaglia di molti interpreti prestigiosi. Per la produzione del Circuito Lirico Lombardo, alla quale collabora il Centro Servizi Culturali S. Chiara, alcuni dei ruoli principali sono stati messi a concorso e affidati ai vincitori del 64° Concorso As.Li.Co per Giovani Cantanti d’Europa. Regia, scenografia e luci saranno del francese Arnaud Bernard (conosciuto dai melomani della nostra regione soprattutto per aver diretto nel 2005 e nel 2007 La Bohème all’Arena di Verona), che riprenderà l’allestimento andato in scena nel 2001 per il Théâtre du Capitole di Toulouse.

Nel golfo mistico suonerà l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Marco Berdondini.
Nel ruolo di Adina canteranno i soprani Natalia Roman (sabato 16) e Lavinia Bini (domenica 17) mentre la parte di Nemorino sarà affidata al tenore Enea Scala. Il baritono Biagio Pizzuti disegnerà la figura comica di Dulcamara, soprano Bianca Tognocchi sarà Giannetta, nel ruolo del sergente Belcore si alterneranno i baritoni Francesco Paolo Vultaggio (sabato 16) e Nicola Ebau (domenica 17) ed il mimo Alessandro Mor sarà l'assistente di Dulcamara. Il Coro del Teatro Sociale sarà diretto da Luigi Azzolini. Interverrà anche un ensemble di fiati del Corpo Musicale "Città di Trento" che arricchirà la scena della festa nuziale.

Sull'esile trama, che Felice Romano ha tratto da un libretto del francese Eugène Scribe, Gaetano Donizetti ha ricamato una musica briosa e di elegante finezza, trovando una personale elaborazione dello stile comico tramite l'inserimento dell'elemento sentimentale. Autentico gioiello per la fluidità delle sue modulazioni, l'Elisir si differenzia dall'opera buffa tradizionale di stampo rossiniano per quella vena vagamente patetica che trova la sua espressione più intensa nella romanza Una furtiva lagrima affidata alla voce del tenore. Ma anche la cavatina di Dulcamara Udite, udite o rustici, l'aria di Nemorino Quanto è bella, quanto è cara, la cavatina di Belcore Come Paride vezzoso e l'aria di Adina Prendi, per me sei libero hanno contribuito a fare di questo godibile melodramma una delle opere più amate dal pubblico e un cavallo di battaglia di molti interpreti prestigiosi.

Nel libretto originale, la vicenda è ambientata alla fine del 1700 in un villaggio dei Paesi Baschi. Sono i giorni della mietitura e Nemorino, contadino timido e impacciato, ammira da lontano la ricca e capricciosa fittavola Adina che, in disparte, sta leggendo il libro che narra la storia di Tristano che, innamorato della regina Isotta, ricorre a un filtro magico che lo aiuta ad attirare il suo affetto e la sua fedeltà. Non osa però a dichiararle il suo amore e, quando trova il coraggio di farlo, ne riceve un rifiuto.
Arriva al villaggio Dulcamara, un ciarlatano che, messo al corrente della disperazione di Nemorino, gli offre un Elisir magico (in realtà una bottiglia di vino Bordeaux) che gli permetterà di conquistare Adina in meno di ventiquattro ore. Nemorino, fattosi più sicuro di se a causa del vino, finisce però per innervosire la ragazza che, per puntiglio, decide di sposare il sergente Belcore, arrivato in paese allo scopo di arruolare nuove leve. Il povero Nemorino le chiede allora di rinviare il matrimonio di almeno ventiquattro ore, sperando che nel frattempo l'elisir abbia effetto.
Fervono i preparativi per le nozze, ma quando giunge il notaio Adina dice di voler aspettare la sera, in quanto intende sposarsi in presenza di Nemorino, per punirlo della sua insolenza. L'ingenuo contadino si adopera nel frattempo per comperare un'altra bottiglia di Elisir ma, non avendo più denaro, finisce per arruolarsi tra i soldati di Belcore che, in questo modo, ottiene di allontanare il rivale.
Giannetta, una ragazza del paese, sparge nel frattempo la notizia che Nemorino ha ottenuto una cospicua eredità da uno zio deceduto da poco e la novità fa sì che le donne del paese inizino a corteggiarlo. Lui ne è molto lusingato e attribuisce agli effetti dell'elisir questo loro comportamento.
Adina, ingelosita, comincia ad amarlo e questi gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi di lei che gli rivela il suo sentimento. La giovane, che nel frattempo ha saputo che Nemorino si era fatto soldato per lei, ricompra da Belcore l'atto d'arruolamento e glielo consegna, dichiarando così il proprio amore. Tutto merito dell'Elisir, commenta trionfante Dulcamara


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Fondazione Teatro Comunale Auditorium di Bolzano - Orchestra Haydn di Bolzano e Trento