L'epilogo inatteso
Di Giorgio Jellici
Epilogo inatteso, il racconto che dà il nome alla raccolta, è la cronaca di un viaggio svolto davvero dallo scrittore a Losanna per incontrare un parente di Richard Löwy, l'ebreo di Moena a cui dedicò prima un libro e poi una mostra. Löwy aveva prestato servizio a Moena come comandante del Kuk Bauleitung, dove aveva impiegato molti giovani del posto, evitando di inviarli in Galizia sul fronte della prima guerra mondiale. Tornato in Austria si sentì minacciato dall'avvento del nazismo e scelse allora di tornarsene in Trentino, ma venne arrestato con tutta la famiglia e spedito ad Auschwitz dove morì nelle camere a gas.
Quando tutti credevano che nessun parente di Löwy fosse ancora in vita, a Jellici arrivò incredibilmente la telefonata di un nipote...
Giorgio Jellici è nato a Trento nel 1935 ed ha alle spalle una carriera da dirigente alla Siemens AG in Germania, dove tuttora vive. E' sempre più difficile incontrarlo, come accadeva un tempo, quando lo si vedeva frequentare le librerie di Trento e Rovereto per scovare refusi ed incuriosirsi di nuovi temi.
Nei suoi libri, con il pretesto di descriverci personaggi singolari, Jellici parla del nostro rapporto con la natura, della caducità della vita, dell’amicizia.
I suoi racconti sono dei lavori di cesello attraverso i quali ci narra delle sue passioni: il tema del viaggio, l'esplorazione delle città, il jazz, la buona cucina, la civiltà contadina.
organizzazione: Libreria Arcadia