L'epopea dell'Everest

Mostra

La storia, il fascino ed il rischio della conquista alla cima più alta del mondo l’Everest, ma anche la magia ed i colori delle “nostre montagne” Le Dolomiti rivivranno assieme da domani nella doppia mostra allestita a Palazzo Trentini, sede del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, in via Manci a Trento.
Sarà infatti inaugurata la mostra “L’Epopea dell’Everest”, la mostra con la quale il Filmfestival Internazionale della Montagna e dell’Esplorazione "Città di Trento" ha scelto di ricordare l’anniversario e le tappe più importanti della corsa alla vetta più alta del mondo.
La mostra è stata allestita da Roberto Mantovani e Leonardo Bizzaro, con la collaborazione di Claudio Ambrosi e Alessandra Ravelli e si avvale dei prestiti della Biblioteca Nazionale del Cai di Torino e della Biblioteca della Montagna della Sat di Trento, oltre che di collezionisti privati.
Una storia di esplorazioni e tentativi di scalata iniziata ancora nel 1921, con la spedizione inglese guidata da Howard-Bury, che conta ben dodici tentativi ufficiali, e che viene qui raccontata attraverso i resoconti ufficiali delle spedizioni, spesso autentiche rarità editoriali, ma anche da oggetti e immagini come le carte di comparazione delle montagne più alte del mondo. L’Everest è stato infatti riconosciuto come il gigante della Terra da nemmeno un secolo e mezzo, prima come si può scoprire dagli atlanti in mostra, al vertice della speciale classifica c’erano altre vette, dal Dhaulagiri al Kangchendzönga.
Tanti i libri presenti nella mostra, romanzi, raccolte di racconti e poesie, fumetti e volumi per bambini (come la curiosa riscrittura per le scuole di The Ascent of Everest di Hunt), molte opere seguite anche alla tragedia del 1996 sull’Everest, raccontata tra gli altri anche da Jon Krakauer in “Aria sottile”.
In questa eccezionale mostra sul "tetto del mondo", non solo una meta di avventurose scalate, ma un’autentica icona degli ultimi cinquant’anni, a Occidente come a Oriente nella storia dell’alpinismo, non mancano le curiosità e le opportunità per conoscere anche il suo "abitante" più famoso e sconosciuto, lo yeti.
Fra le bacheche dell’esposizione è stato montato anche vero e proprio campo in quota con la tenda, il sacco a pelo, la tuta in piumino e gli speciali scarponi imbottiti di Simone Moro, uno dei più forti scalatori himalayani.
Il catalogo della mostra “L’Epopea dell’Everest” propone, con un’ampia bibliografia sull’Everest, la ricerca storica di Roberto Mantovani sulle ricerche, le ipotesi, i tentativi che precedettero la vittoria di Hillary e Tenzing, un saggio sulla produzione editoriale legata alla montagna di Leonardo Bizzaro e le pagine di Edmund Hillary che mezzo secolo fa raccontarono al mondo un’impresa paragonabile ai primi passi degli americani sulla Luna.


organizzazione: CAI - Comune di Trento - Comune di Bolzano