L'impero del sogno
Per la rassegna "Giorni d'autore" Luca Giudici intervisterà l'autore Vanni Santoni
Secondo appuntamento con Giorni d'Autore, la rassegna letteraria che Bookique, il Caffè letterario del Quartiere San Martino, organizza con l'obiettivo di promuovere nel pubblico trentino opere, artisti, scrittori, musicisti, autori che forse non appartengono al rodato mainstream della divulgazione, ma che tuttavia, proprio per questo motivo, sono in grado di esprimere e tradurre in racconto i segni e i linguaggi della contemporaneità. In una logica partecipativa, Bookique raccoglie gli stimoli e le competenze culturali che solo una rete di collaborazione tra realtà che condividono la stessa finalità può realizzare. Tra questi, il prezioso apporto de La Piccola Libreria di Levico Terme, piccola fucina di ideeletterarie indipendente e libera e dello spazio di formazione teatrale Spazio 14 di Trento.Dopo l'incontro di Febbraio con Valerio Mattioli, che ha evidenziato l'importanza della costruzione di un immaginario alternativo per una radicale critica al modello di sviluppo attuale, tocca a Vanni Santoni (intervistato da Luca Giudici), scrittore recentemente distintosi per la sua capacità di attraversare con un linguaggio innovativo figlio delle controculture Anni Novanta e Anni Zero (cyberpunk, rave, fantasy...) le inquietudini del "non c'è alternativa", lo spirito "senza spirito" del nostro tempo, cercando traiettorie di crescita individuale e collettiva laddove i romanzi di formazione non possono che essere "senza formazione".
Così "L'impero del sogno" (Mondadori, 2017) attraversa con audacia e maestria una crisi generazionale per tentare di risolverla, il sogno onirico vissuto da Mella, il protagonista, è una rivolta punk contro il vuoto lasciatoci dai nostri padri e dalle nostre madri, e non c'è tanto da distruggere di fronte al nulla valoriale ed emotivo, ma piuttosto occorre aprirsi uno spiraglio per tentare di intravedere una strada. C'è da improvvisarsi genitori, "improvvisarsi" non per incoscienza ma per mancanza di riferimenti, per provare a dare vita a un'immagine adulta di noi che sappia colmare il vuoto a cui siamo trovati e ci troviamo davanti. Così Federico Melani, ventenne di provincia indolente e caratteriale, in rotta con tutto e tutti, comincia a fare un sogno ricorrente. Di più: un sogno seriale, che va avanti con o senza di lui. Lì le cose sono molto diverse rispetto al contesto in cui vive: è atteso con ansia, e intuisce di avere importanti responsabilità. È infatti uno dei delegati, assieme a mostri, dèi ed esseri bizzarri di ogni tipo, a un summit dove si prenderanno decisioni cruciali per il destino di molti mondi. Ma perché tutte le delegazioni hanno tre membri mentre le sedie accanto a lui sono vuote? Dove sono i suoi compagni? Federico si imbatte così in un’avventura vertiginosa che lo porterà a stringere inaspettate alleanze, a combattere creature fantastiche e archetipiche, a rubare armi mitologiche e a prendersi cura di una bambina-imperatrice capace di regalare diverse sorprese. Come in un gioco di ruolo la narrazione procede per step legati tra loro da dilemmi e decisioni chiave, senza però lasciare nulla al caso o ad escamotage fantasiosi ed avulsi dalla realtà; la costruzione del sogno è l'essenza stessa del suo essere non solo un sogno, ma un attraversamento catartico e liberatorio. Autore di memoir e narrazioni realistiche (Muro di casse, La stanza profonda), romanzi generazionali e fantastici (Gli interessi in comune e Terra ignota), Vanni Santoni costruisce un urban fantasy singolare e spassoso, ambientato tra la Toscana e l’universo onirico, che gioca – oltre che coi generi – con gli stilemi narrativi del cinema anni Ottanta e dei videogame, trascinando il lettore in una grande cavalcata sulla carovana dei sogni.
Toscano, classe ’78, Vanni Santoni, scrittore difficile da incasellare ed editor di narrativa italiana per Tunué, ha iniziato a scrivere nel 2004 ed è autore di numerosi romanzi e racconti. Dopo aver esordito con Personaggi precari nel 2007 (libro sperimentale da poco ripubblicato da Voland con alcuni ampliamenti), ha fondato il progetto di scrittura collettiva SIC (nel 2013 ha visto la luce per minimum fax In territorio nemico).
Il primo romanzo di Santoni arriva nel 2008: Gli interessi in comune esce per Feltrinelli. Nel 2011 Se fossi fuoco arderei Firenze viene pubblicato dalla collana Contromano di Laterza, casa editrice che pubblicherà poi Muro di casse (in cui Santoni ha raccontato la controcultura del rave party) nel 2015 e La stanza profonda, un’immersione nel mondo dei giochi di ruolo, che quest’anno è stato candidato al premio Strega. Sono solo alcuni dei libri del prolifico autore de L’Ascensione di Roberto Baggio(Mattioli 1885) scritto nel 2011 con Matteo Salimbeni.
Prolifica è anche la sua produzione di articoli e racconti (di cui è strenuo difensore, come ha raccontato su Vice) su alcuni dei principali quotidiani nazionali, ma soprattutto sulle riviste (Nazione Indiana, minima&moralia, Nuovi Argomenti solo per citarne alcune, e presiede una rubrica quotidiana e una settimanale sul Corriere fiorentino.
Santoni ama spaziare tra i generi, e a pochi mesi dall’uscita de La stanza profonda torna in libreria con L’impero del sogno(Mondadori), che segna il suo ritorno al fantastico. Sempre Mondadori, infatti, tra il 2013 e il 2014 ha portato in libreria Terra ignota e Terra ignota 2 – Le figlie del rito.
organizzazione: Bookique di Trento e La Piccola Libreria di Levico Terme