L'organizzazione sociale, un'idea antica di urbanistica

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Progetto Comunicabilità
Linguaggi universali, espressioni territoriali
le tematiche dei luoghi

La proposta al castello di Drena si articola nell’analisi di quattro destinazioni d’uso di altrettanti spazi che costituiscono l’unicum del maniero: la torre, la lizza, le stanze nobili, le stanze segrete.

DIMENSIONE VERTICALE – LA TORRE E LA CINTA MURARIA
Il castello di Drena si staglia, imponente sentinella, al vertice di una rupe che chiude l'accesso meridionale alla Valle di Cavedine e soprattutto alla conca che accoglie l'abitato di Drena. La verticalità è la prima e più importante caratteristica di un castello, ne riassume alcuni degli elementi architettonici fondamentali: la posizione sull'altura, la presenza di mura di cinta imponenti ed elevate, che nascondono completamente gli spazi che si trovano al suo interno e il mastio, la torre difensiva che è l'ultimo baluardo della struttura e solitamente la distingue e la caratterizza.

ESPOSIZIONE
Custoditi fra le mura e la torre, trovano posto otto installazioni: otto fra artisti e collettivi di artisti, chiamati ad installare sculture o composizioni che celebrano la verticalità, che dialogano con le alte mura che circondano i cortili interni e con la torre, sia all'interno che all'esterno. Saranno esposti opere di Gabriella Bais, Nicola Cozzio, Florian Grott, Goghi & Goghi, Andrea Benuzzi, Cristina di Cristina, Giovanni Bailoni, Paolo Pisetta-Antonella Zaambelli-Claudia Petroni.

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SOCIAL - LA LIZZA
La lizza è il luogo dell'incontro: è il posto ove si tengono i tornei, ove si svolge il mercato, ove gli abitanti del castello si incontrano e vivono la loro vita, dove si intrecciano le relazioni sociali; un esempio di tessuto urbano, che richiama le strade delle città moderne così come i fori delle antiche e dove, in ottica tutta contemporanea, si possono ambientare le forme di arte che interagiscono con le persone e con l'architettura e che costituiscono il tessuto sociale di un luogo.

ESPOSIZIONE
L'arte vissuta in presa diretta, dal vero. L'arte che diventa spettacolo ed esibizione nel suo crearsi, dove gli spettatori sono anche protagonisti. Lo spazio della lizza diviene lo spazio delle installazioni e degli interventi pittorici che sono performance, creazioni in divenire: ecco quindi i murales e le strutture realizzate dagli studenti del Liceo d’Arte Vittoria di Trento che sono parte integrante della vita, una scenografia a disposizione degli artisti, ma anche della quotidianità.

EVENTO
Le danze urbane, che sono espressione della cultura popolare, della spontanea generazione di nuova arte e nuova estetica, trovano la loro sede nell'antico spazio dedicato agli incontri e alla proposta di novità: nelle fiere e nelle feste popolari i saltimbanchi e gli artisti trovavano il loro palcoscenico, e quindi nello stesso luogo, con una sorta di transfert dall'antico al contemporaneo, i nuovi artisti di strada esprimono la loro arte. Breakdance, hip hop, street dance, danze di espressione spontanea e frutto di un incontro non programmato e non strutturato, che trae una codificazione precisa proprio dall'improvvisazione delle forme e delle relazioni non rigidamente strutturate con la musica ed i luoghi che le ospitano. Protagonisti del contest in programma domenica 20 luglio a partire dalle ore 21 al Castello di Drena sarà il gruppo capitanato da bboy Ciblis, bboy Ibra e bboy Frog.

IL COLORE ASSOLUTO – LE STANZE NOBILI
Le stanze nobili sono le stanze del potere; sono il luogo di esercizio della funzione di governo ed allo stesso tempo sfoggio di bellezza, di ricchezza e di capacità. Sono protette da forti mura e sono una sorta di isola dove il signore di ripara con gli alleati, con i suoi protetti e da dove soggioga ed impressiona i nemici.

ESPOSIZIONE
All'interno delle stanze che erano il corpus fondamentale del castello, la residenza del signore e quindi l'espressione del suo potere, trova luogo il concetto di colore assoluto, pura bellezza: l'astrazione e la potenza comunicativa del colore nelle opere astratte dell’artista Claudia Mangeli presentate in due percorsi successivi: il primo dedicato ad opere che esaltano il bianco, nelle sue infinite sfumature di non-colore e nella sua espressione di purezza, di elevazione; il secondo invece affronta la potenza comunicativa dei colori, della loro relazione e dell'equilibrio che si crea dalla loro unione, con una potenza che supera la necessità di una forma e che parla di un potere assoluto, astratto.

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IL LATO OSCURO – LE STANZE SEGRETE
A contraltare dello spazio nobile, delle stanze in piena luce, destinate alla sfera pubblica ed allo sfarzo, esistono nel castello le stanze oscure, destinate al servizio ma anche all'intrigo: le segrete, le stanze nascoste destinate alle espressioni più inquietanti del potere, al suo lato oscuro.
Da queste stanze nascono le leggende e tutto un immaginario popolare legato a vicende torbide, a presenze inquietanti, a storie oscure e paurose, che si sussurrano solo nel buio e trovano forma nelle ombre.

ESPOSIZIONE
Una mostra di Selena Leardini dedicata a presenze inquiete e caratterizzate da una seconda natura, molto più oscura di quel che si può vedere alla luce. Nell'ombra di ciascuno si legge la dimensione “altra”, la parte più profonda dell'io – es – che porta i più segreti istinti e pensieri, che si nasconde e si vela, rendendosi quasi una dimensione parallela all'evidenza. Una pittura-installazione che occupa le stanze delle scuderie, nei luoghi più affascinanti e misteriosi, e che fa risaltare l'anima gotica delle narrazioni di tradizione e sensibilità celtica, ricche di ignoto, di magia, di noir.

EVENTO
La musica antica e la musica classica del gruppo Alice Castle come paradigma della musica assoluta; la musica legata alla pittura non propone solo un parallelo fra note e colore, ma anche una forma di espressione universale e perfetta; l'astrazione dei quadri richiama quindi il repertorio musicale classico, che rimane il paradigma della musica più pura. L’appuntamento è fissato per domenica 27 luglio alle ore 21.


organizzazione: Associazione AnDROmeda