L'organo italiano nei secoli

Dalla corte alla chiesa al teatro - Concerto d'organo di Stefano Rattini

Musica
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Programma:

Arcangelo Corelli (1653-1713)
 Concerto IV op. 6 in re maggiore
 (Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Allegro)
 
 Bernardo Storace (sec. XVII)
 Ciaccona
 
 Gaetano Valeri (1760-1822)
 Siciliana, dalle Dodici Sonate op. 1
 
 Vincenzo Bellini (1801-1835)
 Sonata
 
 Giuseppe Verdi (1813-1901)
 Offertorio, Elevazione, Consumazione
 (dall’opera "Rigoletto" - Trascrizione di Paolo Sperati, XIX secolo)
 
 "La Vergine degli Angeli"
 (dall’opera "La Forza del Destino" - Trascrizione di Stefano Rattini)
 
 Padre Davide da Bergamo (1791-1863)
 Sinfonia

 

Stefano Rattini Organista titolare della Cattedrale di Trento, ha posto al centro dei suoi interessi la divulgazione della musica e l’improvvisazione. Allievo di Giancarlo Parodi, è docente di Teoria, Analisi e Composizione presso il Liceo Musicale Coreutico   di Trento; insegna improvvisazione organistica presso i Conservatori di Bergamo, Mantova e Trento e presso l'Istituto di Musica Sacra di Trento. Ha tenuto un considerevole numero di concerti in Italia e all'estero, suonando per importanti Festival e Rassegne Internazionali. Ha ideato e conduce a Trento la "Scuola d'Ascolto della Musica Organistica", volta a sperimentare nuove modalità nella formazione critica del pubblico. Ha inciso per le case discografiche “La Bottega Discantica”, “Rainbow Classics”, “Pro Civitate Cristiana”, “Ginger Studio”, “Edizioni Carrara”, "Il Diapason", Tactus", “Bongiovanni”, "Weinberg Records-Austria". Ha fatto parte della giuria in concorsi organistici e di composizione nazionali e internazionali. Alcune sue composizioni sono pubblicate per i tipi di Rugginenti, Carrara ed EurArte. Figura tra i soci fondatori ed è presidente dell'Associazione Organistica Trentina Renato Lunelli; è membro della Commissione  Organi della Diocesi di Trento e della Commissione Artistica del Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano.


organizzazione: Associazione “Amici dell'Opera E. Garofalo” di Rovereto