L'uomo, l'artista e la montagna. Remo Wolf

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«La Casa degli Artisti "Giacomo Vittone", collocata nello splendido Borgo Medievale di Canale di Tenno, apre i propri spazi ad una personale dedicata a REMO WOLF. Una rassegna il cui obiettivo è quello di ammirare una parte del grande lavoro di xilografo che l’artista ha prodotto in questi ultimi anni. Da questo lavoro, dedicato in gran parte alla montagna, è stato scelto il tema "L’uomo, l’artista, la montagna". Un modo per anticipare l’Anno Internazionale delle Montagne che l’ONU ha programmato per il 2002 e che vedrà il Trentino certamente protagonista di primo piano. Con abilità, bravura e mestiere Remo Wolf ha saputo riproporre a livello internazionale una tecnica raffinata, la xilografia, raggiungendo il consenso della critica e del pubblico. La Provincia Autonoma di Trento, con il suo Assessorato alla Cultura, vuole riconoscere attraverso questa rassegna il lavoro di uno dei suoi più illustri concittadini. Un artista che con il suo genio ha contribuito alla valorizzazione della cultura locale e alla crescita delle nostre comunità. Un doveroso omaggio all’uomo e all’artista nonché alle nostre montagne che in Remo Wolf hanno trovato un autentico cantore dei nostri tempi.»
Il Presidente della Giunta provinciale di Trento Lorenzo Dellai

REMO WOLF
Remo Wolf nasce a Trento il 29 febbraio 1912 da Adolfo e Giuseppina Gandolfi. Studia a Parma dove frequenta l’Istituto d’Arte, ove si diploma nel 1928. In seguito si iscrive al Magistero di Firenze e nel 1930 conclude gli studi superando a Roma gli esami d’abilitazione per l’insegnamento del "disegno e storia dell’arte". Dal 1930 al 1932 è insegnante a Bolzano e Merano, poi presta servizio militare fino al 1936. Nel secondo periodo bellico è sul fronte francese e nel 1941 sul fronte dell’Africa Settentrionale dove gli giunge notizia della nascita della figlia Vittoria. Il 4 novembre 1942, alla fine della battaglia di El Alamein, cade prigioniero. Ritorna a Trento nel 1946 dove riprende l’insegnamento, quindi Rovereto e ancora a Trento fino al 1976. Nel 1949 snasce il figlio Mauro e nel 1953 il figlio Giuliano. Nel ’49 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia e stringe amicizia con diversi artisti che operano in città. Nel ’52 è tra i fondatori dell’Associazione Incisori Veneti. Nello stesso anno inizia a collaborare con il Centro Culturale "Fratelli Bronzetti" di Trento. Nel ’76, dopo aver insegnato per 14 anni presso il Liceo Scientifico "G. Galilei", va in pensione e si dedica al lavoro d’incisore. È stato decorato al Valor Militare sul campo, è Cavaliere al Merito della Repubblica, è membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, dell’Accademia del Buonconsiglio di Trento. Ha avuto la medaglia d’oro al Merito per la Cultura e Arte da parte del Ministero della Pubblica Istruzione.

LA XILOGRAFIA
È quell’incisione eseguita su una tavola di legno detta matrice. L’artista scava sulla superficie del legno con apposite sgorbie lasciando soltanto quelle parti che poi verranno inchiostrate. Caratteristica delle lastre xilografiche, che in genere sono di legno di pero o ciliegio, è la loro fragilità e deteriorabilità nel tempo. La xilografia si divide in due settori: xilografia in legno di filo e xilografia in legno di punta. La prima è ottenuta da una tavola tagliata nel senso delle fibre e viene considerata una delle più antiche tecniche incisorie; con essa si illustravano i libri a partire dal XV secolo. La xilografia in legno di punta si ha quando la tavola di legno da incidere viene tagliata perpendicolarmente alle fibre. Questa tecnica fu molto in uso nel secolo scorso, soprattutto per le illustrazioni delle riviste. Essa permetteva di ottenere discreti effetti pittorici, senza costringere l’artista a tener conto delle fibre del legno e della loro fragilità


organizzazione: Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - Casa degli Artisti G.Vittone - Comuni di Tenno, Riva, Arco, Nago-Torbole - Collaborazione di APT del Garda Trentino, Cassa Rurale di Arco