La Badante
Pino Costalunga
Uno spettacolo divertente e scanzonato, dai toni “giallo-noir”, che vuol offrire un momento di riflessione su un fenomeno importante di questi ultimi decenni che ha rivoluzionato la geografia tradizionale della famiglia italiana: quello dell’arrivo di molte donne, soprattutto dall’Est Europa, che hanno trovato lavoro come “badanti”.
Un fenomeno importante di questi ultimi decenni ha rivoluzionato la geografia tradizionale della famiglia italiana, quello dell’arrivo di molte donne, soprattutto dall’Est Europa, che hanno trovato lavoro come “badanti”, cioè come addette all’accudimento di persone sole che per malattia o età sono incapaci di prendersi cura di se stesse.
Se ne parlerà, con la giusta leggerezza e ironia, venerdì 17 dicembre al Teatro Comunale G. Modena di Mori, con Pino Costalunga e Mariangela Diana che presenteranno alle ore 21.00 La Badante.
L’evento è organizzato da Associazione Atti e Collettivo Clochart, è finanziato da Fondazione Caritro nell'ambito del secondo bando quadrimestrale cultura 2020. Dopo lo spettacolo il regista incontrerà il pubblico, modera Michele Comite di Collettivo Clochart.
“Sarà interessante approfondire – spiega Meri Malaguti, presidente di Associazione Atti - come il linguaggio teatrale, che ha il ruolo di raccontare storie che ci aiutano a leggere il contemporaneo, possa diventare veicolo di formazione umana e d’orientamento, aiuti a comprendere la realtà sociale in cui si vive e ne sostenga i processi di crescita. L'ambizione è che il teatro gradualmente divenga luogo fisico e ideale per accogliere "promotori" di tematiche, anche attraverso il tessuto associativo, che si allineano ai bisogni della contemporaneità attraverso linguaggi accessibili e di piacevole fruizione”.
Il fenomeno delle badanti, oltre a garantire cura e tranquillità a persone altrimenti obbligate a lasciare le loro case e le loro abitudini, ha però causato un cambio netto nelle relazioni all’interno della famiglia. Anche se condotto con mano leggera e spesso divertita, con la struttura addirittura della storia dai toni “gialli”, se non “noir”, la Badante messa in scena da Fondazione Aida ha la voglia di indagare sul cambio delle relazioni umane, sulla nascita di nuovi sentimenti, su come questo fenomeno abbia in qualche modo cambiato anche il nostro concetto di relazione familiare.
Lo spettacolo non vuole risolvere una questione né essere un documentario di tipo giornalistico, vuole però offrire dei temi a questo dibattito e entrare nella discussione con piede leggero e spesso divertito quasi a dire che i rapporti umani, la famiglia, le persone sono entità continuamente in fase di cambio e di evoluzione e che tutto in questa nostra vita è fatto di trasformazioni e adattamenti. Uno spettacolo divertente e scanzonato, dai toni “giallo-noir”, vuol offrire un piccolo tassello a questa comprensione.
Ingresso libero, previa esibizione del green pass rafforzato.
Info: info@associazioneatti.it - 348 2875130