La Guerra Rustica del 1525
Popolani e contadini in rivolta sotto le mura di Castel Thun
Sabato 3 settembre è in programma la rievocazione storica della Guerra Rustica del 1525. In scena gli attori e i figuranti dell'Associazione Rezia della valle di Non.
La riforma luterana conobbe una vasta diffusione a livello popolare, motivata soprattutto dalle affermazioni d'uguaglianza di tutti i cristiani. Notevole impulso ebbe, in particolare, l'espressione del malcontento della classe più povera, vessata dalla troppe tasse e dalle continue guerre.
Negli anni 1524 e 1525, nelle regioni germaniche, si assistette ad un vasto moto di riscossa contadina contro il servaggio feudale e le strutture del sistema sociale. La rivolta dei contadini dilagò presto anche in Tirolo e il movimento di rivolta, guidato da Michael Gaismayr, partì da Bressanone all'inizio del maggio 1525 per diffondersi progressivamente in Trentino dove si configurò sostanzialmente come una protesta sociale contro la povertà e contro l'avidità del clero. La Guerra Rustica attecchì soprattutto in Val di Fiemme, in Valsugana e nelle valli di Non e di Sole.
Le vicende che, in terra d'Anaunia, caratterizzarono la Guerra Rustica del 1525 saranno rievocate sabato 3 settembre, negli spazi di Castel Thun, dal Gruppo storico che fa capo allAssociazione culturale nonesa ladina Rezia.
Il Gruppo storico della Guerra Rustica è composto da attori filodrammatici e da figuranti che danno vita ai vari personaggi protagonisti della vicenda: il Principe Vescovo Bernardo Clesio, alcuni cortigiani, il giudice del Principato, ai quali si contrappone lo stuolo dei contadini in rivolta. La regia della rappresentazione è di Giulio Visintainer, le letture sono affidare al gruppo Amici di parola, il cantautore Maurizio Paternoster si occupa del commento musicale.