La Leggenda di Re Laurin e di sua figlia Ladinia

Teatro

Le Notti dei Musei 2005

Spettacoli di musica e recitazione
La leggenda di Re Laurin e di sua figlia Ladina(ovvero... perché le Dolomiti si tingono di rosa)
Con Antonella Tonini, Soprano
Andrea Brunello, Attore

e con i musicisti dell'Ass. Cult. Neuma
Gianfranco Grisi, Concertina
Franco Giuliani, Chitarra e mandolino
Fabrizio Zeni, Clarinetto, Cl. basso

La leggenda del Re Laurin narrata in italiano ma cantata in ladino, accompagnata dalle musiche di Luigi Canori arrangiate per l’occasione da Gianfranco Grisi. Uno spettacolo per bambini e per adulti, per tutti coloro che vogliono rivivere uno dei racconti tradizionali più suggestivi delle Dolomiti, cantato nella sua lingua originale.
“Un re molto potente e i suoi sudditi, tutti nani. Un immenso giardino di rose bellissimo, il magico Rosengarten. Rose rosse tutto l’anno incorniciate dai pallidi monti delle Dolomiti. Un castello inespugnabile. Una figlia, Ladina, che piange dall’alba al tramonto tormentata dalla sua solitudine. Un giovane principe che si innamora di lei, il vento che trasporta le loro voci lungo le valli e sopra i monti più alti. Il rifiuto del Re a concederla in sposa. Il rapimento di lei, la disperazione del Re e la sua maledizione: frane e distruzione inghiottiscono tutto … il giardino che scompare assieme a tutto il regno: …queste montagne non vedranno mai più il rosa, ne di notte e né di giorno.
Ma ci sono momenti quando non è né notte, né giorno che le Dolomiti per brevi istanti si tingono di rosa … e lo splendore del Rosengarten si ricompone in tutta la sua gloria … ancora oggi.”

Note di Regia
La leggenda del Re Laurin ci ha sempre affascinati. Forse per la sua umanità di sentimenti: amore, gelosia, coraggio, solitudine, eroismo … ma anche perché ci riporta ad un tempo quando la montagna era mistero, bellezza e gloria altissima.
Con questa messa in scena vogliamo offrire la possibilità al pubblico di entrare in contatto con la cultura Ladina. Lo spettacolo si inserisce all’interno di un nostro progetto che mira a ridare valore a quelle “minoranze linguistiche” che giocano un ruolo sempre più importante nei tessuti culturali nazionali. Intendiamo recuperare miti e leggende locali e raccontarle utilizzando l’idioma originale.
In particolare ci riferiamo alle lingue retoromanze e al Catalano ancora oggi parlato in Spagna. Lingue retoromanze sono parlate anche in Friuli, nei Grigioni Svizzeri e in alcune regioni della Spagna. La leggenda del “Re Laurin” dà l’avvio al nostro progetto proprio per la sua squisita ladinità e perché rappresenta una espressione artistica/letteraria già ben definita.
La particolare occasione è anche data dal fatto che l’Istitut Cultural Ladin di Vigo di Fassa (Trento) celebra nel 2005 il suo trentesimo anniversario e che già nel 1995 celebrò il suo allora ventesimo compleanno con una messa in scena del “Laurin”.
La messa in scena di “Laurin e Autra Cianties” del 1995 fu particolarmente apprezzato per il suo valore artistico e culturale. Ciononostante lo spettacolo del 1995 fu portato solo in pochi fra i teatri più grandi, probabilmente a causa della sua imponenza: lo spettacolo coinvolgeva infatti un numero notevole di artisti (fra cantanti, musicisti ed attori).
La nostra proposta prende spunto proprio dallo spettacolo del 1995, utilizzando le stesse musiche di Luigi Canori arrangiate da Gianfranco Grisi, ma lo snellisce: un attore, una cantante e uno, due o tre musicisti (a seconda del luogo di rappresentazione, si veda più sotto) sono l’ensemble. In aggiunta, una scenografia semplice ed essenziale è tutto quello che serve.
Nonostante questo il Laurin che proponiamo mantiene intatto il suo fascino: la musica interagisce con la voce, il suono del canto si lega con quello della narrazione. Il risultato non manca di regalare fortissime emozioni e di portare il pubblico ad apprezzare l’incanto e la magia della leggenda Ladina.
Ecco allora che questa messa in scena può essere mostrata nelle scuole, nelle biblioteche, nei musei ma anche nelle piazze e nelle feste paesane oltre che nei teatri tradizionali.
Crediamo quindi che il nostro “Laurin” sia un bel regalo da fare a quanti vogliano riscoprire una delle leggende più suggestive delle Dolomiti facendosi trasportare sulle ali della fantasia


organizzazione: Museo Civico di Rovereto