La Pinacoteca si rinnova

Mostra

Testimonianze figurative dal territorio tra XV e XIX secolo

arricchito da ulteriori acquisizioni, prestiti e depositi, illustra secolo dopo secolo l’evolversi della cultura figurativa in area gardesana, documentandone la peculiarità, dovuta alle molteplici influenze derivanti dalla particolare collocazione geografica, quale terra di confine.

Così gli itinerari si svolgono dall’epoca gotica, testimoniata dai preziosi affreschi provenienti dal Municipio di Riva del Garda e dalla suggestiva edicola di Rigino di Enrico, all’età rinascimentale che vede il fiorire delle corti di Nicolò d’Arco ad Arco e di Bernardo Clesio nella Rocca di Riva, con la presenza del misterioso Monogrammista FV (notizie 1530 - 1532) e dello scultore Maffeo Olivieri (1484 - 1543), per giungere, attraverso le inquietudini della Controriforma, testimoniate dal grande dipinto di Elia Naurizio (1598 - 1657) raffigurante l’Allegoria della Chiesa Trionfante, all’epoca barocca che vede a Riva del Garda la presenza di uno dei maggiori esponenti della pittura seicentesca italiana il lucchese Pietro Ricchi, impegnato nella decorazione del Santuario dell’Inviolata. Il Neoclassicismo viene rappresentato in Pinacoteca dalle opere del maggiore esponente trentino, il rivano Giuseppe Craffonara (1790 - 1837), mentre l’epoca romantica vede fiorire il collezionismo del poeta Andrea Maffei (1798 - 1885), al quale appartennero importanti opere di Francesco Hayez, Vincenzo Vela, Giuseppe Canella, ora ammirabili in Pinacoteca.

Uno spazio particolare viene riservato alla visione del paesaggio gardesano attraverso mappe topografiche, ma soprattutto attraverso disegni e dipinti di grande suggestione che documentano l’evolversi dell’immagine, dalla descrizione analitica settecentesca ad un’interpretazione ormai pienamente romantica del lago e dei suoi dintorni.

Il nuovo allestimento prevede delle installazioni video volte a documentare alcune espressioni artistiche significative presenti sul territorio, come i cicli pittorici conservati nelle Chiese di San Martino e Sant’Anpollinare ad Arco di epoca gotica, e quello della Chiesa di San Rocco a Caneve per il periodo rinascimentale.

Il patrimonio che costituisce la collezione d’arte del Museo, arricchito nel corso degli anni con fondi di donazione e acquisizione, quali Maganzini, Pizzini, Zaniboni e le anfore del Garda, verranno valorizzati periodocamente nell’ambito di approfondimenti tematici, allestiti negli spazi destinati alle mostre temporanee


organizzazione: Comune di Riva del Garda Museo Civico