La Sirenetta
La fiaba di Andersen viene riletta come metafora dell'identità sessuale
Produzione Eco di fondo in coproduzione con Campo Teatrale
con il patrocinio di Amnesty International Italia e Everyone Group for cooperation on human rights culture
Spettacolo di Giacomo Ferraù e Giulia Viana
con Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana
regia di Giacomo Ferraù
Lo spettacolo parla di un’adolescente che, per un gesto d’amore, rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, di essere amata. Lo spettacolo nasce partendo dalle lettere di adolescenti che hanno deciso di togliersi la vita perché non si sentivano accettati per la propria sessualità. “La Sirenetta” obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi e il corpo che si abita.
Spiega la compagnia: «Ci sembra doveroso interrogarci su un tema che spinge l'opinione pubblica a confrontarsi e scontrarsi su domande delicatissime come "cos'è la famiglia oggi?" La parità dei diritti, la possibilità di prevenire il bullismo per discriminazione sessuale nelle scuole. Tutto questo in un paese che non dispone di leggi contro l'omofobia, ma rientra tra i paesi europei in cui si registra il maggior tasso di suicidi tra minori, legati a cause di bullismo e discriminazione. La nostra intenzione non è schierarci a favore o contro una qualsiasi fazione, ma semplicemente fornire spunti di riflessione a un pubblico variegato di giovani e adulti parlando di una singola, specifica storia su miliardi di altre».