La bisbetica domata

Il Gruppo del Lelio
La bisbetica domata
di William Shakespeare
regia di Ottorino Lelio

William Shakespeare (1564-1616) è considerato il più grande autore di tutti i tempi. "Amleto", "Giulietta e Romeo", "Otello", "Re Lear", sono solo alcune delle opere che hanno reso immortale il teatro shakespeariano. Famoso soprattutto per le sue grandi tragedie, Shakespeare scrisse anche numerose commedie di notevole impatto scenico, alcune delle quali dai risvolti decisamente comici. "Sogno di una notte di mezza estate", "La dodicesima notte" e "La bisbetica domata" (per citarne qualcuna) sono testi che toccano vertici di assoluta grandezza. "La bisbetica domata", scritta presumibilmente nel 1589, è formata da un prologo e da due storie intrecciate fra loro. Nel prologo si svolge la vicenda del vecchio calderaio ubriacone Sly, al quale viene fatto credere di essere un riccone riverito dai servi. In suo onore viene allestita una rappresentazione teatrale che consiste appunto nell'intreccio di due storie: una, di derivazione colta, direttamente ispirata a "Supposes" (1566) di George Gascoigne, a sua volta adattamento dei "Suppositi" (1509) di Ludovico Ariosto, che ci racconta la storia d'amore tra Bianca e Licenzio; l'altra che dà il titolo alla commedia e per la quale non si hanno fonti dirette, che ci racconta come il rude Petruccio riesce a domare la scorbutica Caterina, facendo di lei una moglie mite e servizievole, e che lascia aperto un grande interrogativo: è remissione vera quella di Caterina o ci troviamo di fronte ad un'ironica e sottile dichiarazione femminista? A voi l'ardua sentenza.