La bottega del caffè
Stagione Teatrale di Concei 2006/2007
Compagnia La Barcaccia
La bottega del caffè
di Carlo Goldoni
con Ugo Castellani, Davide Velieri, Franco Cappa, Roberto Puliero, Paolo Bellotti, Daniele Zaccaria, Alice Velardita, Giuseppe Vit, Kety Mazzi, Daniela Lorenzetto e Antonio Toma.
regia di Roberto Puliero
Sullo sfondo di un ambiente che i cronisti di oggi potrebbero a ragione definire un angolo del nord-est, la commedia mette in scena le vicende di un mondo un pogrigio, piccolo e chiuso, in cui predominano il tornaconto e lambizione di apparire; in cui le stesse vicende personali e sentimentali sono profondamente condizionate dallinteresse economico; in cui commercianti onorati serenamente convivono con trafficanti, bari e usurai.
Su tutto vigila il perbenismo un po codino del caffettiere Ridolfo,sempre lesto a rivestire di predicozzi moraleggianti sia le buone intenzioni che la volontà di primeggiare. In qualche modo rassicurato dalla sua scolastica saggezza, il piccolo mondo accoglie di buon grado nel chiuso del suo guscio le follie giovanili di Eugenio (personaggio nel quale è adombrato lo stesso Goldoni ventenne, così spesso nei guai per i debiti contratti col vizio del gioco), la voglia di spettegolare di Trappola, la vita truffaldina di Leandro e persino la delinquenza del biscazziere Pandolfo.
Nessuna indulgenza, invece, per il forestiere Don Marzio, bizzarro chiacchierone che cerca dinserirsi con sortite da ingenuo giocherellone più che da perfido maldicente: egli verrà alla fine respinto e cacciato da un mondo ove - a sentirne gli abitanti - regnano la libertà, la pace e lonoratezza.
Nella realizzazione di un testo lontano dalla giocosa leggerezza ditante commedie goldoniane o comunque dai suoi stereotipi, la messinscena de La Barcaccia, senza dimenticare di sottolinearne gli esemplari espedienti spettacolari, supporta la sua linea interpretativa con una singolare operazione sul linguaggio. Essa perciò ricostruisce, per restituirlo ai personaggi popolari della vicenda, il dialetto letterario della prima versione goldoniana oggi andata perduta, e reinventa a tratti il buffo linguaggio di Don Marzio quale segno più evidente del suo goffo tentativo dessere accettato là dove si sente straniero.
Non gli servirà a nulla, e il piccolo mondo del campiello lo respigerà alla fine senza remissione. Ma è storia di ieri, o di oggi?
Biglietti
presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica
Biglietteria del Teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00 alle 21.00etteria del Teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00 alle 21.00
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Concei