La città come rappresentazione e i simulacri della gloria

Mostra

Dal 5 al 13 ottobre, la sala Manzoni della biblioteca comunale ospiterà una singolare mostra progettata dall’architetto Giovanni Leo Salvotti. L’esposizione, dal titolo “La città come rappresentazione e i simulacri della gloria”, presenta cinque modelli plastici, realizzati dall’architetto Lorenzo Nainer, che rappresentano specifiche situazioni della città di Trento. Uno dei modelli raffigura la stessa città che, considerata nel suo complesso edilizio e naturale, a Salvotti evoca la forma di un teatro naturale “dove la cavea della collina ad ovest guarda alla quinta montuosa e rocciosa ad est e dove il tratto tra la ferrovia ed il fiume ne costituisce il proscenio”.
Due modelli raffigurano due importanti architetture, una già realizzata (facoltà di giurisprudenza) e una già progettata (la biblioteca universitaria), a cui si chiede di lasciar emergere “le forme non solo dai significati reali o letterali, ma anche da quelli simbolici”. Un altro modello è dedicato al tratto urbano del fiume, tra Piedicastello ed il centro storico, zona nella quale Salvotti vede “il proscenio di quella straordinaria quinta che le rocce del Doss Trento e del Bondone rappresentano”.
I cinque modelli plastici in mostra (misure della base 80 cm x 80 cm) sono opere che diventano di per sé oggetti artistici da ammirare e discutere. Nel contempo esprimono una poetica, sono “saggi” di una visione dell’architettura e dell’urbanistica, permettono di condividere una rilettura dei significati che edifici e progetti urbani rappresentano.
Salvotti invita a cogliere “uno stile per la città d’Europa immersa nell’indifferenza del Nichilismo”, una “città moderna ostaggio della cultura materiale, che rifiuta i principi primi, la geometria della ragione e da ultimo la gloria. Cacciata dalla volontà di potenza che esalta la città turrita d'America, la gloria si traveste in Europa nella volontà di presenza. Ma è alla luce della gloria che le città del passato devono l'apparire del senso e della bellezza. Una gloria sopravvissuta al nichilismo quella che riemerge oggi, ben diversa da ieri, come si evince dal pensiero ontologico della filosofia di Severino, e che continua ad apparire nella tradizione religiosa.”
All’inaugurazione, venerdì 5 ottobre alle 17.30, saranno presenti l’architetto Giovanni Leo Salvotti De Bindis e l’assessore alla Cultura Lucia Maestri.


organizzazione: Biblioteca Comunale di Trento