La forma e la figura. Omaggio a Aldo Caron

Mostra

Quattro giovani artisti rendono omaggio a Aldo Caron, il grande scultore scomparso il 7 settembre 2006, proponendo non una "sfida" tra nuove e vecchie generazioni dell'arte plastica, ma il reverente pensiero a chi della scultura ha fatto l'essenza della propria creatività.

Evento collegato:
per l’intera durata della mostra verrà proposto il video
"Nelle forme di Caron la musica dello spazio" (1985)
tesi di laurea di Giuseppe (Pino) Miniaci, allievo del M.o Caron.

Catalogo:
Ed. PUBLISTAMPA, collana Arte
saggio critico di Riccarda TURRINA

Patrocini:
Regione Trentino Alto Adige
Provincia Autonoma di Trento
Comune di Villa Lagarina (Tn)
Comune di Borgo Valsugana (Tn)

Partners:
TARGET sas
CASSA CENTRALE BANCA SpA

Quattro giovani scultori - la milanese Nada Pivetta (1970) ed i trentini Roberto Facchinelli (1973), Florian Grott (1974) e Simone Turra (1969) – proporranno le loro opere accanto a quelle di Aldo CARON, rendendogli omaggio a tre anni dalla scomparsa. L’iniziativa, curata dalla PROMART di Trento in collaborazione con il Comune di Villa Lagarina, rappresenta il nono evento del progetto pluriennale ARTELibera. Palazzo Libera per l’Arte Contemporanea.
La mostra, ospitata nei prestigiosi spazi di Palazzo Libera, a Villa Lagarina (TN), sarà visitabile dal prossimo 5 settembre fino a tutto il 18 ottobre; durante l’esposizione verrà anche proiettato il video “Nelle forme di Caron la musica dello spazio” (1985), di Giuseppe Miniaci, allievo del grande scultore di Pove del Grappa.
Le immagini di tutte le opere esposte, unitamente ad un saggio critico firmato da Riccarda Turrina, saranno raccolte in un bel catalogo, edito dalla Publistampa di Pergine Valsugana , Collana Arte, che sarà disponibile presso lo spazio espositivo.
La mostra è patrocinata dalla Regione Trentino/Alto Adige (che figura anche tra i prestatori di opere in mostra), dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Villa Lagarina e da quello di Borgo Valsugana (che una decina di anni orsono insignì Caron della cittadinanza onoraria).
Sostengono la manifestazione la Cassa Centrale Banca SpA e la Target sas, azienda main sponsor della mostra e dell’intero progetto pluriennale di PROMART, che negli anni ha consolidato la propria leadership nel campo della comunicazione aziendale attraverso la PTO “pubblicità tramite l’oggetto”.

BREVI NOTE BIOGRAFICHE
Aldo Caron
Nasce a Pove del Grappa (Vi), il 2 febbraio 1919. Ha appena sette anni quando si misura per la prima volta con la pietra, nella bottega del padre, artigiano del marmo. Trasferitosi con la famiglia a Borgo Valsugana, in Trentino, a seguito della grande crisi del 1929, il ragazzo inizia a dedicarsi alla pittura ed al disegno.
A metà degli anni Quaranta, Caron, con la certezza che “per imparare a nuotare bisogna andare dove l’acqua è più alta” e grazie al sostegno della compagna Wanda, decide di affrontare gli esami per l’ammissione all’Accademia di Brera. Brillantemente superata la prova e chiuso il turbolento rapporto con il suo primo insegnante, Giacomo Manzù, il giovane artista veneto-trentino ottiene di poter seguire gli insegnamenti di Marino Marini, dal quale apprende le infinite possibilità dell’arte plastica, imparando ad avvertirla come necessità di vita. Trasferitosi a Roma, dove si merita in premio dal Ministero dell’Istruzione la disponibilità di uno studio a Villa Massimo, accanto a Guttuso, Greco, Leoncillo, Mazzacurati ed altri grandi nomi dell’arte contemporanea, Caron sviluppa un vivace itinerario di esperienze artistiche, da quella formale dei primi anni Cinquanta a quella astratta, fino al confronto con l’informale di cui lo scultore ammette l’estetica, denunciando però l’esigenza di un contatto reale e più profondo con la natura.

Intenso, in questo periodo, il suo rapporto di fraterna amicizia e di stima reciproca con Afro e Mirko Basaldella, con Franco Gentilini e con l’editore De Luca. La vita nella capitale è anche la palestra dove Caron misura quotidianamente il suo temperamento, la sua orgogliosa autonomia di pensiero; Roma è città dove, anche per chi pratica l’arte, possono svilupparsi indifferentemente occasioni per subdoli ed accattivanti compromessi oppure grandi opportunità di libero confronto delle idee. Lo scultore si affaccia anche al mondo dell’insegnamento e dell’impegno sociale, dirigendo l’Accademia di Belle Arti di Viterbo e guidando le prime forme di aggregazione sindacale degli artisti.
Fin dalla metà degli anni Cinquanta, in parallelo all’attività di scultore di carattere, Caron tiene vivo il suo impegno di ritrattista, con sperimentazioni che lo portano – negli ultimi anni della sua vita – alla realizzazione, fino a quel momento mai esplorata, di ritratti modellati in ceramica raku.
Importanti istituzioni pubbliche e private – dall’INAIL di Roma alla Biblioteca Nazionale pure di Roma, dall’AGIP di San Donato Milanese alla Del Favero di Trento, dalla Cassa Rurale di Pergine Valsugana al Comune di Borgo Valsugana – testimoniano, con le loro committenze, il valore assoluto dell’opera di Aldo Caron, confermato – negli anni – da innumerevoli rassegne espositive collettive e personali, tra le quali la partecipazione a due Biennali veneziane e ad altrettante Quadriennali romane, la grande mostra antologica che nel 1992, curata da Danilo Eccher, gli dedica la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento e l’acquisizione in donazione di un suo bronzo “storico” da parte della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Dopo oltre quarant’anni di intensa partecipazione alla vita sociale e culturale della capitale, nei primi anni Novanta Aldo Caron torna tra le montagne di quell’amato Trentino che considera ormai suo, anche qui continuando, con incontaminato entusiasmo, il suo quotidiano dialogo creativo con la materia. Wanda gli è sempre intensamente e teneramente vicina, ispirandone le straordinarie intuizioni formali, fin quasi alla primavera del 2001 da viva e ancor dopo, fino al settembre del 2006, quando Aldo la raggiunge, lassù.
Roberto Facchinelli
Nasce a Trento il 9 luglio 1973.
Si diploma nel 1992 all’Istituto d’Arte “A. Vittoria” di Trento per poi frequentare l’Istituto Universitario di Architettura a Venezia. Nel 2004 consegue il diploma quadriennale all’Accademia di Belle Arti “G. B. Cignaroli” di Verona e, nel 2009, il Diploma Specialistico in Arti Visive (Istituto di Scultura) presso la stessa Accademia. È insegnate per le discipline artistiche.
Vive e lavora a Martignano.
Florian Grott
Nasce a Rovereto (TN) il 2 aprile 1974 e cresce a Guardia di Folgaria.
Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Ortisei e, successivamente, la Scuola Professionale d’Arte della stessa località, nel 1996 intraprende gli studi all’Accademia di Belle Arti “G. B. Cignaroli” di Verona. Il suo nome figura nel recente Catalogo della Scultura Italiana della Giorgio Mondadori Editore.
Vive e lavora a Guardia di Folgaria.
Nada Pivetta
Nasce a Milano il 20 luglio 1970. Nel 1992 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Vive e lavora a Milano.
Simone Turra
Nasce a Transacqua (TN) il 6 agosto 1969.
Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, nel 1992 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Nei primi mesi del 2009 Skyra Editore gli dedica una importante monografia curata da F. Gualdoni.
Vive e lavora a Tonadico del Primiero.


organizzazione: Promart Libera Associazione per la Promozione delle Arti