La grotta al centro del mondo
Michele Rumiz è il direttore di Slow Food Travel – il progetto di Slow Food che promuove modelli sostenibili di turismo enogastronomico. Profondo conoscitore della cultura e della gastronomia dei Balcani e dell’Anatolia, sempre per conto di Slow Food, per anni si è occupato dello sviluppo di progetti, comunità e value-chain nel settore agroalimentare.
Se vi state chiedendo se c’è una parentela con Paolo Rumiz, lo scrittore viaggiante più volte nostro ospite, sì, Michele ne è il figlio, ma non l’abbiamo inserito per quello.
‘La grotta al centro del mondo’ è un libro che ci consente di parlare di Turchia ( un posto che ci sta molto a cuore ), di turismo enogastronomico e di tanto, tanto altro.
Istanbul, 2014. La città è un cantiere silenzioso e ferito, dove ancora riecheggia il rumore dei bulldozer che un anno prima hanno sgomberato Gezi Park, mettendo fine ai sogni di una Meglio Gioventù. Tra i dedali di Cihangir – il quartiere bohemien –, Rumiz incontra Fatih, giovane ricercatore in attesa del visto per gli Stati Uniti, e Nilhan, giornalista che fatica a orientarsi in un Paese che non riconosce più. Incomincia così un cammino sulle orme di un’antica tradizione casearia – i formaggi stagionati nella pelle di pecora – che porta nel cuore dell’Anatolia fino a scoprire una grotta, che si rivelerà “il centro del mondo”. «Pensavo ti occupassi di gastronomia, non di politica!» le dico. A quelle parole, si abbassa gli occhiali e mi fissa con i suoi occhi neri: «Michele, se ti sta a cuore davvero la gastronomia, in Turchia, finisci per forza per fare politica».
Per partecipare è necessario prenotare un posto chiamando allo 0464.755021 o scrivendo a info@libreriarcadia.com. Si chiede un contributo di 3€ per persona che verrà interamente restituito in caso di acquisto, nella serata, del libro presentato. Verrà garantito e richiesto il rispetto di tutte le norme vigenti in tema di prevenzione del Covid-19 che prevedono al momento di indossare la mascherina FFP2 e possedere il green pass.