La lettrice di Cechov

Giulia Corsalini vive a Recanati. Docente e autrice di saggi di critica letteraria, ha pubblicato, fra gli altri, “Il silenzio poetico leopardiano” e “La notte consumata indarno. Leopardi e i traduttori dell’Eneide”. Nutre rispetto a Giacomo Leopardi un’autentica devozione. La scrittrice non ama i riflettori: è austera. Alcuni scambiano il suo riserbo per scontrosità, ma semmai si tratta è modestia. Pochissime interviste rilasciate e solo per e-mail, nessuna dichiarazione video, una rarefatta attività sui social.

“La lettrice di Cechov” è il suo primo romanzo ed è un’opera di straordinaria grazia e classicità, a cominciare dalla copertina quasi hopperiana: un uomo che guarda fuori dalla finestra, le spire del fumo della sua sigaretta riempiono la scena, una donna seduta poco distante che legge, scalza, forse ad alta voce: un interno con lettura lo ha definito un critico. Lo pubblica la Nottetempo, capace di passare da Agamben a Kopenawa, dalla Alderman a Liam Yanke. Ci offrirà l’occasione per parlare con la sua autrice di Leopardi e di Cechov ovviamente.